“Non ho ricevuto nessun provvedimento di quarantena, ma un provvedimento dai carabinieri su segnalazione dei miei avversari politici che hanno raccontato una bugia”. Si difende Pasquale Aliberti, il giorno dopo essere stato sanzionato dai carabinieri della locale tenenza, accusato di aver distribuito mascherine e gel disinfettanti alla comunità magrebina nel centro storico cittadino. L’ex primo cittadino avrebbe lasciato la sua abitazione nel pomeriggio di giovedì, per consegnare circa 300 presidi di sicurezza ad una associazione del posto, che avrebbe poi provveduto alla distribuzione tra i residenti.Un gesto nobile ma, secondo le forze dell’ordine, avvenuto in palese contrasto con il Dpcm. “Hanno segnalato ai carabinieri dichiarando il falso, perché io alle 18:30 non ero nel quartiere Vetrai e non ho fatto assembramenti” ribatte Aliberti. “Provano invidia odio e violenza per gli azioni di solidarietà che stiamo mettendo in campo al di là della politica, per la loro incapacità a dare risposte ad un popolo che soffre e che non ha neanche la possibilità in alcuni casi di comprare la mascherina o per recarsi a comprare un tozzo di pane”. Tutto nasce da alcuni post sul social network Facebook, quando uno dei sanzionati fa sapere della presenza dell’ex sindaco nel quartiere per consegnare mascherine chirurgiche e gel disinfettanti. Dopo qualche ora sulla stessa bacheca viene postata anche la foto, che vede ritratte due persone oltre lo stesso Aliberti, a documentare la consegna del materiale. Le immagini e i commenti finiscono davanti ai militari, i quali, intenzionati a chiarire la dinamica di quanto accaduto, convocano l’autore dei post. L’uomo confermerà l’incontro con Aliberti e la ricezione delle mascherine, senza fornire indicazione dell’orario. Il terzo soggetto ritratto in foto confermerà la ricezione della mascherina, sostenendo però di essere stato di ritorno dal fare la spesa. Sarà questi a dare l’indicazione dell’orario: “erano circa le 18:30 e stavano dando le mascherine”, e siccome ne era sprovvisto, ne avrebbe chiesta una. Parte la convocazione in caserma anche per Pasquale Aliberti e sulla base delle precedenti dichiarazioni, verrà direttamente multato. Sia all’ex sindaco che all’autore dei post social verrà notificato, oltre alla sanzione e come da prassi, anche l’invito a tornare a casa e rimanervi, come da ordinanze regionali. Lo stesso provvedimento sarà inoltrato anche all’Asl, che recependo girerà al sindaco per la notifica di quarantena obbligatoria. Notifica che arriverà tra qualche giorno. Forse un eccesso di zelo, ma a quanto pare consegnare mascherine non è un motivo valido per lasciare il proprio domicilio. Ad ogni modo, Aliberti si difende, sostenendo di essere passato per caso perché di ritorno da altre commissioni. Il giorno dopo alla tenenza di via Oberdan, alla luce di quanto capitato la sera prima, arriverà una telefonata. Ci sono da consegnare altre mascherine a gente bisognose, chi dovrà farlo? I carabinieri, a quanto pare. E così i militari, coordinati dal tenente Gennaro Vitolo, hanno acquisito i dispositivi e provveduto a consegnarli ai destinatari. A renderlo noto sono gli stessi beneficiari tramite, come sempre, Facebook. “Mascherine arrivate tramite i carabinieri, grazie a Pasquale e Nello Aliberti e alla solidarietà che dimostrano nei nostri confronti”.
CRONACA
18 aprile 2020
Ex sindaco di Scafati in quarantena: «Io, incastrato dai bugiardi»