Ancora 48 ore per la scelta dei test sierologici che saranno impiegati per la campagna nazionale che rileverà l’immunità al SarsCov2 in campioni della popolazione. Venerdì 24 aprile, infatti, il commissario straordinario Domenico Arcuri aggiudicherà la gara accelerata per i primi 150 mila kit. L’obiettivo è stringere i tempi ma il tutto, ha assicurato il premier Giuseppe Conte, avverrà con una procedura “trasparente e rigorosa”. Il governo, ha sottolineato oggi il presidente del Consiglio nell’informativa al Senato, “incentiva un uso corretto dei test, sia di quelli molecolari, ovvero il tampone, che oggi sono l’unico strumento certo di identificazione del virus, sia di quelli sierologici con prelievo di sangue, utile strumento di indagine epidemiologica, anche al fine di predisporre un piano nazionale che potrà fotografare efficacemente lo stato epidemiologico del nostro Paese”.
Per questo, il 17 aprile è stata indetta una gara in procedura semplificata e di massima urgenza per la fornitura di kit reagenti e consumabili per l’effettuazione di 150.000 test, con possibile successiva estensione per ulteriori 150.000 test. La gara pubblica, ha affermato Conte, “si concluderà in tempi strettissimi ed entro il 29 aprile ci sarà la sottoscrizione del contratto”. E proprio i test ematici, ha rilevato Arcuri, saranno la “terza arma con la quale ci prepariamo a fronteggiare la fase 2”, assieme alla App di contact tracing e alla rete di Covid-Hospital. Ancora due giorni di tempo, dunque, perchè le aziende possano rispondere alla call e presentare i propri test, a patto che rispondano ai requisiti stabiliti dal Comitato tecnico scientifico.
Tra questi, la sensibilità non inferiore al 90%, la rapidità di risposta con la possibilità di processare almeno 120 test per ora, una specificità dei test non inferiore al 95% e l’idoneità ad un’applicazione su larga scala. La scelta verrà effettuata da una commissione di 6 membri, anche utilizzando un algoritmo. La consegna dei kit è prevista a partire dal 3 maggio. In attesa della scelta della tipologia di test che verrà impiegata su scala nazionale, varie Regioni hanno però già avviato la loro campagna di test sierologici ed altre stanno per farlo.
La Lombardia partirà giovedì 23 aprile con i test sierologici messi a punto dall’Ospedale San Matteo di Pavia, ha spiegato l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. “Noi partiamo il 23 con questo test che è un prelievo ematico e serve a verificare se gli anticorpi ci sono e se sono immunizzanti. A oggi questo è l’unico test”, ha sottolineato. La Liguria farà partire entro il fine settimana i test sierologici a tappeto sulla popolazione carceraria e gli agenti di polizia penitenziaria, mentre in Trentino stanno per partire i test sui medici e gli operatori sanitari. Critico il governatore della Liguria, Giovanni Toti: “Sui test sierologici Arcuri si sta spendendo con risultati non soddisfacenti”. “Si chiede alle Regioni di fare test che la Liguria sta eseguendo a sue spese e responsabilità, ma il Governo – ha concluso – non ha stabilito qual è il protocollo da seguire, non ha dato 1 euro e fatica a mandare reagenti per i tamponi”.