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Contapersone nella villa comunale di Castellammare, l’ipotesi del Comune per la fase due
CRONACA
22 aprile 2020
Contapersone nella villa comunale di Castellammare, l’ipotesi del Comune per la fase due
Tiziano Valle

La villa comunale transennata, un solo varco per l’ingresso e un contapersone per limitare l’afflusso dei cittadini. È una delle ipotesi al vaglio dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gaetano Cimmino per la fase 2 dell’emergenza Coronavirus. La gestione del lungomare è uno dei nodi più importanti da sciogliere quando cominceranno a cadere i paletti delle restrizioni imposte per evitare la diffusione del contagio. La villa comunale non è solo uno dei simboli della città, ma anche il luogo di ritrovo per eccellenza di Castellammare di Stabia. Pensare a una riapertura senza imporre paletti per evitare assembramenti rischia di diventare un problema. Già nei primi giorni dell’emergenza pandemica, quando la Regione Campania non aveva ancora ordinato il divieto di frequentare ville comunali e parchi pubblici, fecero discutere le immagini del lungomare di Castellammare pieno zeppo di gente. E il rischio, dato anche l’avvicinarsi dell’estate, che la villa comunale torni ad ospitare migliaia di persone – soprattutto nei fine settimana – spaventa non poco. Anche perché come testimoniano alcuni studi, non basta indossare la mascherina per essere al sicuro.Nonostante il calo dei contagi in tutta Italia, gli esperti a livello nazionale hanno più volte sottolineato il rischio di una nuova ondata per quanto riguarda il Coronavirus. La discussione su come affrontare la fase di convivenza con il Covid, così come in tutta Italia, è al centro del dibattito anche a Castellammare di Stabia. Ha cominciato a ragionarci l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gaetano Cimmino, ma presto potrebbe diventare tema di confronto anche con le forze politiche di opposizione e le associazioni. La prima ipotesi al vaglio, come detto, sarebbe quella di transennare la villa comunale lasciando un solo varco d’ingresso, dove verrebbe installato un contapersone per limitare l’afflusso. Il numero di persone che potrebbero godere della passeggiata – ovviamente con un continuo ricambio – sarebbe individuato da esperti calcolando la superficie calpestabile e le misure di sicurezza necessarie per garantire il distanziamento sociale. All’interno dell’area ci sarebbero spazi per forze di polizia e vigili urbani impegnati a evitare assembramenti. Questa soluzione potrebbe essere accompagnata da altre misure, almeno nel fine settimana. E qui torna d’attualità l’idea della zona a traffico limitato in corso Garibaldi e forse anche in corso Vittorio Emanuele. L’area pedonale a ridosso del lungomare potrebbe garantire un duplice risultato. Il primo riguarda la possibilità di aumentare gli spazi da destinare alla passeggiata e quindi soddisfare un maggior numero di persone, rispetto a quante potrebbero avere accesso solo alla villa comunale. Il secondo invece riguarderebbe la possibilità di venire incontro alle esigenze delle attività presenti tra corso Garibaldi e corso Vittorio Emanuele. Con la ztl un tratto della carreggiata (almeno la metà della strada) sia in corso Garibaldi che in corso Vittorio Emanuele potrebbe essere messo a disposizione dei locali per sistemare tavolini dove far accomodare i loro clienti.

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