Mare limpido, incredibilmente pulito. Come non era mai avvenuto prima. Delfini, biodiversità, uno spettacolo di colori con la natura che torna prepotentemente a riprendersi spazio, a rivendicare un ruolo inquinato – nel senso letterale del termine – dalla mano assassina dell’uomo. Il rilancio provocato, di rimbalzo, dagli effetti del lockdown, richiamano a questo punto la necessità di avviare un nuovo percorso sostenibile, di tutela delle risorse ambientali. L’ha detto giorni fa il sindaco di Sant’Agnello Piergiorgio Sagristani, che ipotizza l’istituzione di un tavolo permanente in penisola sorrentina con il contributo di ambientalisti, associazioni ed esperti. E appaiono sposare l’idea di una politica salva-natura anche i vertici dell’area marina protetta di Punta Campanella a Massa Lubrense dove, da giorni, i delfini giocano a una manciata di metri dalla costa. «La natura e la sostenibilità dovranno essere protagoniste della ripresa dopo la pandemia che ha colpito tutto il mondo e l’Italia in modo particolare – sottolinea Antonino Miccio, direttore Amp Punta Campanella – Faccio mie le considerazioni del presidente nazionale di Federparchi, Giampiero Sammuri: il sistema delle aree naturali protette da sempre ci indica la strada per uno sviluppo compatibile con l’ambiente e rispettoso della biodiversità. Nulla sarà più come prima. La strada da percorrere impone delle scelte sul solco già tracciato dalle strategie europee di un “Green Deal” e, nel nostro Paese, devono vedere un impegno concreto di governo e Parlamento affinché il tema della sostenibilità sia perno della ripartenza economica». Sulla stessa lunghezza d’onda c’è Michele Giustiniani, presidente dell’area marina protetta: «In queste settimane di emergenza e quarantena vengono avvistati cigni nei navigli, delfini che nuotano nei porti, animali che attraversano le strade. La natura non si ferma, continua con i suoi cicli e, anzi, si riprende spazi che troppo spesso gli neghiamo. Dobbiamo ripartire in modo diverso, rispettando di più la natura. Che deve rappresentare una spinta per rimettere in moto il settore più colpito, quello del turismo, che deve guardare sempre più a un modello improntato alla sostenibilità e alla qualità». Raffaele Di Palma, responsabile comunicazione dell’area marina protetta Punta Campanella – che ha aderito alla campagna di comunicazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per rilanciare la conoscenza delle aree di maggior pregio ambientale del nostro territorio – ricorda che «insieme agli altri parchi marini del golfo, tra cui Baia, Gaiola e Nettuno, partirà nei prossimi giorni una campagna unitaria. L’obiettivo è costruire, insieme con chi ci seguirà da casa, un percorso che favorisca, nel post Covid 19, un maggior rispetto delle bellezze naturali. Il lockdown e la natura rinata devono essere anche l’occasione per controllare, monitorare e verificare quali siano le attività inquinanti in modo da scongiurare un immediato ritorno al passato, non appena tutto ripartirà. Il ministero dell’ambiente gia si sta muovendo con le forze dell’Ordine in questo senso».
CRONACA
24 aprile 2020
Il lockdown fa bene alla natura, il parco di Punta Campanella: «Ora la politica tuteli la rinascita con un Green deal»