Duecentosei tamponi a medici, infermieri, operatori socio sanitari, pazienti e familiari dei contagiati. La task force dell’ospedale San Leonardo, diretto dalla dottoressa Rosalba Santarpia, s’è subito messa in moto con l’obiettivo di circoscrivere il caso dei nuovi positivi del blocco operatorio di sabato scorso e individuare eventuali altre persone che possano essere state infettate.Un lavoro durissimo quello che sta conducendo la direzione sanitaria che è risalita a tutti i contatti avuti prima dall’anestesista che aveva partecipato a un taglio cesareo, pur accusando sintomi influenzali, e poi da un collega di reparto, tre infermieri e un operatore socio sanitario del blocco operatorio.Duecentosei sono i tamponi fatti dal 13 aprile a ieri, molti dei quali proprio nelle ultime 48 ore e altri 25 sono già programmati per i prossimi due giorni. L’obiettivo è quello di individuare tutti i positivi, pure se asintomatici, e isolarli. Un lavoro necessario per cercare di spegnere il focolaio dell’ospedale San Leonardo, dove dall’inizio dell’emergenza si contano 23 contagiati tra gli operatori sanitari. Il piano prevede, a scaglioni, di sottoporre a tampone tutti i dipendenti del presidio di Castellammare di Stabia (circa 700) e procedere con un monitoraggio periodico dei lavoratori. Intanto arrivano buone notizie: due pazienti guariti e nessun nuovo contagio da Covid-19 ieri. Un infermiere di 50 anni e un medico di 63 anni, risultati positivi al virus nelle scorse settimane, sono stati sottoposti nei giorni scorsi a due tamponi, che hanno dato entrambi esito negativo, ragion per cui sono stati dichiarati ufficialmente guariti dall’Asl.La task force voluta dalla direttrice sanitaria dell’ospedale San Leonardo risponde anche a quelle che sono le richieste che da più settimane arrivano dalle forze politiche. Nella giornata di ieri anche la consigliera regionale di Forza Italia, Flora Beneduce, ha chiesto maggiore attenzione al governatore De Luca per la vicenda dell’ospedale San Leonardo. Due in sintesi le richieste avanzate: «Sottoporre al più presto a tampone i familiari degli operatori sanitari dell’ospedale San Leonardo che sono risultati positivi al Covid-19 e allertare il 118 perché i casi sospetti di Coronavirus siano trasportati direttamente a Boscotrecase», le richieste di Flora Beneduce.«Il triste primato che il presidio ospedaliero stabiese vanta all’interno della Asl na 3 Sud in fatto di personale contagiato da Covid-19 deve far riflettere la governance aziendale – ha aggiunto la consigliera regionale di Forza Italia – La cosiddetta Fase 2 non deve far trovare impreparato nessun ospedale della Campania. L’auspicio è che presto l’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale sia ottimale per i nostri operatori, che vanno difesi con ogni mezzo, perché da loro dipende il benessere delle nostre comunità. I già pochi operatori sanitari del pronto soccorso del San Leonardo vanno tutelati».A chiedere di fare chiarezza su quali siano state le cause che hanno innescato il focolaio dell’ospedale stabiese è anche la Cgil: «Serve un’attenta verifica dei protocolli da seguire e dei percorsi, affinché episodi riprovevoli non accadano più», dicono attraverso una nota il coordinatore Cgil dell’Asl Na 3 Sud Michele Maddaloni, il segretario territoriale Sabatino Buglione e il delegato Domenico Sabatino. «Bisogna ridare affidabilità al presidio, fiducia ai lavoratori, prestazioni in sicurezza e assistenza ai cittadini», continuano i sindacalisti della Cgil, che svelano un particolare aneddoto «la direzione strategica nei giorni scorsi si è recata al San Leonardo richiamando tutti i dirigenti al senso di responsabilità e alla dovuta attenzione da mettere in campo per evitare queste situazioni». Anche perché secondo la Cgil alcuni contagi potevano essere evitati non fosse stato per una «inconcepibile sciatteria e sbadataggine».
CRONACA
28 aprile 2020
Castellammare. San Leonardo, effettuati 200 tamponi a medici e infermieri: attesa per i risultati