«Sono stufo di sentir dire che gli operatori del San Leonardo si sono contagiati fuori dall’ospedale. Tutti sanno cosa è accaduto, ma nessuno dice la verità: la causa è stata la gestione scellerata dei casi sospetti, che sono passati dal pronto soccorso ai reparti. E hanno trovato il capro espiatorio nel direttore sanitario Mauro Muto, solo per volontà di qualche sindacato politicizzato». Carlo Balzamo, infermiere e sindacalista della Cisl, il primo contagiato all’interno dell’ospedale di Castellammare replica così alla dichiarazione rilasciata dal direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Gennaro Sosto, che ha sostenuto che da un esame epidemiologica è venuto fuori che nella maggioranza dei casi gli operatori contagiati sono risultati positivi prima del possibile contatto con pazienti infetti.«Non è così – ribatte Balzamo – Nel reparto di Medicina d’Urgenza abbiamo assistito a colleghi del pronto soccorso che arrivavano con tutti i dispositivi individuali di sicurezza necessari per trasferire pazienti ai quali noi avevamo prestato assistenza senza protezioni. Sono pronto a un confronto pubblico con chiunque per stabilire la verità di quanto accaduto, perché sono arrabbiato». Un sentimento che Balzamo non ha mai nascosto: «Ho trasmesso il virus a mia moglie e mio figlio, il direttore Sosto non mi ha mai chiesto come stessi e se non fosse stato per il mio amico Pasquale Ricotta, che mi ha messo a disposizione il suo B&B, appena dimesso dall’ospedale non avrei saputo nemmeno dove dormire, dato che non posso tornare a casa in attesa del secondo tampone di mia moglie».
CRONACA
30 aprile 2020
Castellammare. L’infermiere guarito dal virus: «Basta bugie sul San Leonardo, noi operatori ci siamo contagiati in ospedale»