Spunta un nuovo guarito a Scafati, il diciassettesimo. Fin qui tutto bene, se non fosse che il soggetto non era mai stato (ufficialmente) malato. È un medico 30enne in servizio al Policlinico di Napoli il positivo numero 62 di Scafati, ma il suo caso non è mai stato registrato e comunicato al Comune e all’Acse per la raccolta dei rifiuti separata. Il suo nome è spuntato in elenco soltanto due giorni fa, con la dicitura “guarito”. Certamente è una buona notizia, ma impossibile non evidenziare le ombre sulla gestione di questo caso. Secondo ricostruzioni ufficiose il giovane medico era risultato positivo al tampone preventivo che le strutture sanitarie effettuano sui propri operatori.
Nonostante l’assenza di sintomi, il medico risulta contagiato, l’Asl di Napoli comunica l’esito al proprio medico curante e questi dispone, regolarmente, l’isolamento domiciliare. Ed è qui che probabilmente viene saltato un passaggio, perché manca la comunicazione con l’Asl di Salerno, e di riflesso con l’Ente locale. Nessuno dei suoi contatti diretti viene ufficialmente messo in quarantena, nessuno sorveglia o presta assistenza alla famiglia, e nessuna raccolta dei rifiuti viene gestita separatamente. Il suo caso emerge soltanto nel mo- mento in cui il doppio tampone effettuato (questa volta) dall’Asl di Salerno, risulta negativo. Da qui la comunicazione al primo cittadino di un paziente guarito, ma di fatto mai “ufficialmente” malato. Ma il medico 30enne non è l’unico paziente “fantasma”, poche settimane fa al Covid Hospital di Scafati fu dimessa una signora anch’ella mai registrata in elenco. Il motivo? Era stata ricoverata e curata come Covid in base al test sierologico, perché ben due tamponi erano risultati negativi. E l’Asl nel bollettino quotidiano inserisce il numero dei tamponi positivi.
Restando in tema guariti, lascia questa mattina l’ospedale il 33enne Rosario, operatore sanitario positivo da oltre un mese. Dopo ben 4 tamponi sempre positivi, ieri è riuscito ad avere il doppio esito negativo, e potrà fare finalmente ritorno a casa.