Primo giorno di ripresa dei trasporti, primo giorno per recarsi a lavoro con un mezzo pubblico o muoversi in città per recarsi da un proprio familiare ma il bilancio è negativo: su 74 comuni solo 2.300 le persone che hanno deciso di prendere un autobus rispetto alla media di 35mila. Certo, in tanti tuttora fanno smart working ma è evidente che incida anche il timore di salire su un treno o un pullman. I dati arrivano dai vertici dell’azienda Eav. A parlare è uno dei dirigenti del settore gomme, Mariano Vignola che si occupa del settore dei bus che da ieri sono tornati in circolazione. «E’ ovvio che avevamo già previsto un numero basso di affluenza nel primo giorno dopo il lockdown – continua il funzionario dell’azienda – C’è paura di viaggiare ed è assolutamente comprensibile. In tanti hanno preferito muoversi autonomamente con le proprie auto per sentirsi più sicuri ma siamo convinti che lentamente ritorneremo all’affluenza di qualche mese fa, c’è bisogno di tempo».
Nel deposito di via Plinio a Torre Annunziata i bus sono partiti vuoti. Così come sono rientrati dopo aver effettuato il servizio. Pochi i cittadini che hanno deciso di spostarsi: hanno preferito l’auto o lo scooter per evitare assembramenti ma anche per viaggiare più sicuri. «All’interno dei nostri mezzi viene effettuata la sanificazione e già dai primi giorni di marzo – continua il responsabile del settore gomme del deposito di Torre Annunziata – Sui nostri mezzi si viaggia in sicurezza: ci sono degli avvisi all’ingresso che comunicano l’uso obbligatorio delle mascherine e dei guanti, non potranno salire più di venti persone per ogni bus e qualora il numero dei pendolari venisse già raggiunto prima di arrivare ad una prossima fermata l’autista sarà autorizzato a non fermarsi per far salire altri viaggiatori comunicandolo». Ma non sono le uniche precauzioni che sono state messe in piedi. «Anche per quanto riguarda i posti da occupare c’è una segnaletica per evitare assembramenti, e stiamo valutando anche se predisporre una segnaletica anche sul pavimento per chi resterà invece in piedi».
Sui bus Eav però non ci sarà una vigilanza ed è lo stesso rappresentante dell’azienda che specifica: «Se i viaggiatori individuano persone che viaggiano senza mascherina e guanti l’autista non può intervenire, ma può segnalarlo ai vertici e proveremo a mettere in campo una serie di interventi e modalità di controllo». Le corse che hanno registrato più viaggiatori restano quelle di Napoli città, e l’area nord, pochi i viaggiatori nell’area della penisola sorrentina e nel vesuviano, stesso bilancio negativo anche nell’area nolana. «Non ci aspettiamo molti viaggiatori – conclude – ma presto si riprenderanno anche i ritmi, molti uffici riapriranno ed ovviamente il numero dei pendolari aumenterà». Eppure il primo giorno non solo fornisce un dato negativo numericamente e conferma la ripresa lenta e la paura di spostarsi che è ancora tanta, ma anche un danno alle casse dell’azienda: un introito che incassava grazie anche ai ticket che ora ovviamente sarà difficile recuperare. Infine l’azienda Eav aveva già annunciato nei giorni scorsi che proprio, dal 4 maggio, saranno potenziati tutti i servizi su gomma e, sul sito, saranno pubblicati tutti gli orari in vigore da quella data. Inoltre, nel clima di incertezza che caratterizza l’avvio della Fase 2, sono predisposti, sperimentalmente, servizi aggiuntivi “da prenotare” da parte della clientela il giorno precedente, nel caso l’offerta al pubblico da orario presentasse delle mancanze. Una serie di iniziative anche per incentivare lo spostamento a bordo di bus, per ridurre l’uso della macchina ed evitare anche che il livello di inquinamento possa nuovamente aumentare.