Per andare al ristorante bisognerà prenotare e inviare un’autocertificazione in cui dichiarare se e quando si è stati in contatto con pazienti Covid. Non solo. Per ordinare è preferibile usare menù digitali. E i tavoli? Dovranno essere distanti almeno due metri, così come gli ospiti (uno di fronte all’altro), ma non in caso di presenza di pannelli o se si tratta di parenti. La mascherina sarà obbligatoria tranne da seduti. Sono i criteri del protocollo per i ristoranti a cura di “Brother in Food”, il pool coordinato dallo chef stellato Gennaro Esposito che ha presentato al governatore Vincenzo De Luca un elenco di norme su cui l’ultima parola spetta all’unità di crisi anti Covid. Il dossier – dedicato a ristoranti, pizzerie, bar e pasticcerie – snocciola gli spunti su cui basare la riapertura.
Attività nei locali
Innanzitutto si prevedono pulizia e igienizzazione almeno due volte al giorno di tutti gli ambienti e dispenser di gel fissati in più punti. Necessaria la sanificazione dell’aria per le aree senza finestre. Chi prepara e serve pasti dovrà indossare guanti e mascherine. Lo stesso varrà per i cassieri. All’interno del locale bisognerà organizzare la prenotazione su turni in base a fasce orarie con separazione dei flussi d’ingresso e uscita. Auspicabile la turnazione dei dipendenti in cucina col riposizionamento delle postazioni. Gli spostamenti sono ammessi solo se necessari, no a riunioni in presenza e ad eventi. In azienda dovrà essere costituito un comitato per il rispetto delle regole. L’uso delle mascherine è necessario qualora il lavoro non possa far rispettare il distanziamento sociale. L’azienda dovrà fornire Dpi, termometro digitale, detergenti e soluzioni infettanti individuali a ogni lavoratore i quali vanno formati con corsi in modalità Fad o videoconferenza. Per entrare sul posto di lavoro, bisogna misurare la temperatura corporea: se superiore a 37,5 gradi, niente accesso e segnalazione al medico curante. Da adottare orari scaglionati di ingresso e uscita con percorsi separati. Questione fornitori: gli autisti devono rimanere a bordo dei mezzi.
Gestione casi Covid
Per evitare contagi, la ripresa dell’attività sarà sottoposta all’attenzione di un medico con visite preventive ai dipendenti con sorveglianza periodica. Prima che un lavoratore negativizzato torni a lavoro, ci sarà un consulto sanitario.
Pulizia in azienda
Si devono impiegare soluzioni disinfettanti con cloro, etanolo e alcol. Tutti gli ambienti vanno arieggiati e devono essere sfruttati prodotti usa e getta. Aree comuni: pulizia giornaliera dei locali con obbligo di dpi durante i lavaggi. No al ricircolo dell’aria con pulizia consentita a impianti fermi. Spazzatura: i rifiuti assimilabili ai solidi urbani vanno smaltiti negli indifferenziati. I sacchetti vanno chiusi con legacci o nastro adesivo senza schiacciare i sacchi.
Gestione clienti
Chi volesse andare al ristorante dovrà prenotare. Per entrare ci sarà il controllo della temperatura e la mascherina potrà essere tolta a tavolo. Ma prima di tutto va inviata al locale un’autocertificazione in cui si dovrà indicare eventuale contatto con positivi. Tutto ciò servirà a produrre un registro da impiegare in caso di contagio. I tavoli dovranno avere distanza almeno pari a due metri tra le sedute, stesso discorso tra il dorso di una sedia e quello di un’altra. Se non appartenenti allo stesso nucleo familiare, gli ospiti devono essere rivolti l’uno verso l’altro o, in alternativa, seduti di fianco ma a 2 metri. E’ vietata la consumazione in piedi così come la somministrazione di vassoi unici. Le distanze vengono meno qualora gli ospiti siano separati da pannelli. Le tovaglie dovranno essere monouso mentre il servizio guardaroba sarà fornito se si evitano contatti tra abiti. Il pagamento dovrà essere fatto preferibilmente non in contanti, in caso diverso è obbligatorio l’uso dei guanti con plexiglass alla cassa. Bagni: devono essere differenti per clienti e personale con erogatori di acqua manuali.
Asporto e delivery
All’interno del locale va istituita un’area per l’asporto. Per le consegne a domicilio, il fattorino non dovrà fare soste durante il viaggio di consegna: uso dpi obbligatorio.
Lavaggi stoviglie e deposito
Preferire lavaggio presso lavanderia esterna con certificato di avvenuto uso di disinfettanti. Lavaggio almeno a 70 gradi compresi oggetti non utilizzati. Depositi: bisognerà separare alimenti cotti e crudi. Obbligo di avere dpi durante manipolazione e confezionamento alimenti.