La vera scommessa per la scuola italiana sarà la riapertura di settembre, con la bozza di protocollo proposta dal ministero dell’Istruzione su cui si sta lavorano a tutti i livelli, da quello scientifico al mondo dei sindacati, che chiedono “sicurezza”. Ma in attesa di sapere se e come inizieranno le lezioni, se si entrerà scaglionati e anche con le mascherine, da Viale Trastevere è arrivata la parola definitiva su valutazioni ed esami di questo anno scolastico 2019/20: ci saranno i voti che certificheranno il lavoro svolto anche on line, presenti anche le insufficienze che saranno recuperate a settembre. Gli esami di terza media saranno svolti con una prova orale online e un elaborato.
Tutti ammessi alla maturità con i crediti dell’anno che vale fino a 22 crediti. Ma non ci sarà il “6 politico”. Le ordinanze ministeriali, che tengono conto di quanto previsto dal Dl scuola e dall’emergenza coronavirus, sono state inviate al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per il parere che precede la pubblicazione e sono state presentate anche ai sindacati. Si tratta di tre testi: per la valutazione per gli esami del primo ciclo, per gli esami del secondo ciclo. La valutazione “avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto”, gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di insufficienze, cioè voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma non sarà ‘6 politico’. Le insufficienze compariranno, infatti, nel documento di valutazione. E per chi è ammesso alla classe successiva con votazioni inferiori a 6 decimi o, comunque, con livelli di apprendimento non consolidati sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare, nella prima parte di settembre, quanto non è stato appreso. Resta ferma la possibilità di non ammettere all’anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico. L’Ordinanza tiene conto degli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES). L’attività didattica del prossimo anno scolastico sarà riprogettata per recuperare contenuti non svolti durante quest’anno. Per quanto riguarda l’esame di terza media, gli studenti saranno valutati attraverso lo scrutinio finale che terrà conto anche di un elaborato da consegnare prima del termine delle lezioni.
L’argomento dell’elaborato sarà concordato con i docenti, valorizzando il percorso fatto da ciascuno studente. Sarà presentato oralmente, online, davanti al Consiglio di classe, sempre entro il termine delle lezioni e sarà valutato in sede di scrutinio finale sulla base dell’originalità, della coerenza con l’argomento assegnato, della chiarezza espositiva. La maturità avrà inizio il 17 giugno alle 8.30. Confermato il solo colloquio orale. Il 96% viene ammesso, in media, ogni anno, all’esame: invece tutti avranno la possibilità di sostenere le prove. Ma i crediti e il voto finale si baseranno sul percorso realmente fatto dagli studenti. Per dare il giusto peso al percorso scolastico, il credito del triennio finale viene rivisto e aumentato: potrà valere fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell’emergenza. Al colloquio orale si potranno conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile resta, infatti, 100/100. Si potrà ottenere la lode, come ogni anno. L’anno in corso avrà un peso fino a 22 crediti.
La prova orale si svolgerà in presenza (a meno che le condizioni epidemiologiche non lo consentano e con specifiche deroghe per casi particolari) davanti a una commissione composta da 6 membri interni e un Presidente esterno, in modo che gli studenti possano essere valutati dai docenti che conoscono il loro percorso. Il documento, con quanto effettivamente svolto, sarà prodotto dai Consigli di classe entro il 30 maggio. A questo farà riferimento la commissione per la predisposizione dei materiali che saranno proposti ai candidati alla prova. Ciascun candidato discuterà, in apertura di colloquio, un elaborato concernente le discipline di indirizzo, trattando un argomento concordato che sarà assegnato dai docenti di quelle discipline a ogni studente entro il primo giugno.