Ercolano. Il cuore grande di un pizzaiolo della città degli scavi: resta chiuso per la crisi Covid, ma regala 100 pizze al giorno alle parrocchie. Il protagonista dell’ennesima storia di solidarietà all’ombra del Vesuvio è Giuseppe, titolare di «Parule» in via Benedetto Cozzolino. L’imprenditore ha deciso di lasciare chiuse le porte del proprio locale, perché aprire i battenti avrebbe avuto pesanti conseguenze sotto il profilo occupazionale: «Dovevo togliere alcuni dipendenti dalla cassa integrazione e altri no – spiega -. Sinceramente non mi sembrava giusto e ho preferito aspettare per riaprire la pizzeria».
Tuttavia, Giuseppe non ha incrociato le braccia: «In questi giorni ho visto storie davvero struggenti – racconta – e ho conosciuto persone che davvero non arrivano alla fine del mese. Così mi è venuta un’idea: ho contattato il sindaco Ciro Buonajuto e gli ho chiesto di aiutarmi a fare beneficenza. Così, tramite il Comune, sono riuscito a sfornare cento pizze al giorno per le parrocchie della città che si occupano di smistarle alle famiglie in difficoltà. Ora ricevo messaggi di gratitudine tutti i giorni e questo mi rendere il cuore pieno di gioia, perché spero di riuscire almeno a regalare un sorriso a queste persone».
Dunque, stop agli affari e largo all’impegno sociale: «Quando tocchi e vedi con mano la povertà è diverso – prosegue Giuseppe – ho avuto una reale concezione di quanto sia grave la situazione. Mi sento onorato di fornire questo servizio alla comunità e sono davvero orgoglioso di dare una mano. Con le parrocchie locali siamo riusciti a coprire tutti i quartieri della città e nessuno è rimasto senza pizza».
Tuttavia, Giuseppe pensa al futuro e spera nel meglio per la sua famiglia e i suoi dipendenti: «A ora mi posso solo augurare che la ripresa sia veloce e che tutti presto potremmo tornare a lavorare regolarmente. Siamo una grande famiglia e farò sempre il possibile per i miei dipendenti e per la comunità». Anche il sindaco Ciro Buonajuto ha ringraziato l’imprenditore per il nobile gesto degli ultimi giorni: «Questa è la parte più bella della nostra città. Nonostante gli enormi danni che questa emergenza sanitaria ha provocato alle imprese del territorio, questo esempio dimostra che c’è ancora spazio per la solidarietà».
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