Un sodalizio criminale costituito da tre diverse organizzazioni, una strumentale all’altra, che faceva capo a un livello superiore al vertice del quale c’era un esponente di spicco della Camorra che poteva contare su circa 80 affiliati. L’operazione ‘Piazza Pulita’ coordinata dalla DDA di Campobasso e condotta da Carabinieri e Guardia di Finanza ha messo fine a un tentativo di infiltrazione nel territorio molisano da parte di esponenti della malavita organizzata campana pronti ad affermare il loro status anche con l’uso delle armi in una ‘guerra aperta’ con altri clan malavitosi, in particolare della Puglia.
Nell’inchiesta che ha portato all’emissione di 39 misure cautelari, di cui 20 in carcere e 7 ai domiciliari, e finito anche un agente della polizia non molisano e un ex assessore comunale di Bojano. Droga, estorsioni, riciclaggio e auto riciclaggio di denaro, il filone sui cui hanno indagato per due anni inquirenti e investigatori.
La base logistica era stata insediata a Bojano (Campobasso) dove aveva preso dimora il capo dell’organizzazione, che aveva anche costituito due società con l’intento di farvi confluire i proventi dei propri affari. Aveva pianificato tutto puntando ad elevare il livello della sua attività alle estorsioni a imprenditori e commercianti molisani. Il paravento era un’azienda per il commercio di pellet nella quale riversava il denaro proveniente dallo spaccio di droga praticando prezzi molto al di sotto di quelli di mercato.
I soggetti destinatari dei provvedimenti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, traffico di stupefacenti ed estorsioni, anche con l’aggravante del ‘metodo mafioso’, trasferimento fraudolento di valori, impiego di denaro beni o utilità di provenienza illecita, autoriciclaggio e porto abusivo di armi.
De Raho: ‘non esistono isole felici’
“Una importante collaborazione tra le varie Forze dell’ordine”. Così il Procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, ha commentato il risultato dell’operazione ‘Piazza pulita’ coordinata dalla DDA Molise e condotta da Carabinieri e Guardia di Finanza di Campobasso. In collegamento video con la sala dove si è svolta la conferenza stampa, ha elogiato l’attività di coordinamento interforze e rivolto un plauso a quanti sono stati impegnati nei due anni di indagini, soprattutto al Procuratore distrettuale Nicola D’Angelo, “che ha dimostrato un grandissimo impegno al contrasto a gruppi criminali che operano nel territorio”.
De Raho ha accennato anche al coinvolgimento di un agente della Polizia nell’inchiesta. “Le mele marce – ha detto – costituiscono la debolezza nel contrasto dello Stato, ma nello stesso tempo dimostrano quanto sia forte lo Stato nell’individuare le mele marce e reciderle”. Poi, riferendosi anche al Molise, ha aggiunto: “Non esistono isole felici, è sempre necessaria una grandissima attenzione al territorio e una grandissima attività”.