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Omicidio Siani, i clan continuavano a sostenere economicamente le famiglie dei killer arrestati
CRONACA
26 maggio 2020
Omicidio Siani, i clan continuavano a sostenere economicamente le famiglie dei killer arrestati
Redazione

Il clan Nuvoletta prima ed i clan Polverino e Orlando dopo, non hanno mai fatto mancare il sostegno economico alle famiglie dei killer del giornalista Giancarlo Siani, ucciso in un agguato il 23 settembre 1985. Un sostegno “trasversale”, si può dire, che non è venuto meno neppure nel periodo in cui i Polverino e gli Orlando si sono fatti la guerra. Emerge dall’operazione dei carabinieri e della DDA di Napoli “Polvere 3”, che oggi ha inflitto un ulteriore colpo ai mafiosi di Marano (Napoli). Si tratta dei familiari di Ciro Cappuccio e di Armando Del Core, entrambi condannati all’ergastolo per quell’efferato omicidio, che dopo il raid, raccontano i collaboratori di giustizia, tornarono nel loro covo per festeggiare insieme ai mandanti. I militari dell’Arma hanno notificato i provvedimenti cautelari ai componenti la “frangia” rimasta fedele al capoclan Giuseppe Polverino. Un gruppo mafioso che si è anche trovato in contrapposizione armata con il clan Orlando. Le indagini, che vanno dal 2014 al 2017, secondo gli inquirenti, hanno consentito di raccogliere – a carico degli arrestati – indizi di reità in ordine alla loro partecipazione alle dinamiche criminali nell’area di Marano. Tra i destinatari delle misure cautelari figurano anche il reggente dei Polverino, Vincenzo Polverino, 62 anni, e Michele Marchesano, rispettivamente, cugino e cognato del boss Giuseppe Polverino. A Marchesano era stata demandata la gestione dell’immenso patrimonio immobiliare del clan. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno anche sequestrato un bar e un centro scommesse a Marano di Napoli, del valore complessivo di mezzo milione di euro, entrambi intestati a un prestanome ma di fatto riconducibili a un affiliato del clan.

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