San Giorgio. Altri due appartamenti confiscati alla camorra diventeranno la nuova casa di famiglie in difficoltà economica. In totale, finora, sono quattro le abitazioni «sottratte» alla criminalità organizzata e consegnate ai poveri di San Giorgio a Cremano. Come per i precedenti appartamenti, si tratta di immobili situati in via Cappiello. I nuclei familiari destinatari sono stati selezionati dalla graduatoria degli aventi diritto alle case di edilizia popolare. La decisione va nella direzione del sostegno concreto alle fasce deboli del territorio.
L’attenzione alle fasce deboli e alle realtà sociali, infatti, rientra tra le priorità dell’amministrazione comunale, al punto che ulteriori due case confiscate alla camorra ospiteranno il primo grande Centro Antiviolenza dell’area vesuviana. E non è tutto. Dopo la richiesta del sindaco Giorgio Zinno acquisire al patrimonio comunale altri cinque immobili in passato occupati da boss e soldati dei clan, l’amministrazione comunale è in attesa dell’assegnazione ma ha già programmato il loro utilizzo.
In rete con enti del terzo settore saranno svolte attività di tipo sociale in alcuni locali, mentre gli appartamenti saranno consegnati sempre a famiglie in difficoltà che ne hanno diritto. «Oggi è una bella giornata per la nostra comunità – ha detto il sindaco Giorgio Zinno- . Abbiamo ridato speranza a due famiglie dopo 25 anni di attesa. Abbiamo visto la gioia nei loro occhi quando abbiamo consegnato le chiavi dei due appartamenti. Sui beni confiscati abbiamo raggiunto un altro obiettivo. Come sempre ci siamo rimboccati le maniche, producendo importanti risultati per la collettività e sono orgoglioso di dire che oggi questi beni rappresentano una buona pratica politica che fornisce una mano importante alle persone in difficoltà».
Sulla stessa lunghezza d’onda il vicesindaco: «Era un obiettivo che abbiamo raggiunto e ancora altri ne abbiamo in programma – aggiunge Michele Carbone – soprattutto rivolti alle fasce deboli. Continueremo su questa linea, in quanto possiamo ancora fare molto sul fronte sociale, spinti dal principio che è fondamentale affermare la legalità sul nostro territorio».
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