Il Napoli è in finale di Coppa Italia, si giocherà contro la Juventus il primo trofeo post Covid 19. La semifinale contro l’Inter è stata una gara per cuori forti, un’altalena d’emozioni: dal pasticcio di Elmas, Di Lorenzo e Ospina che porta al gol di Eriksen da calcio d’angolo fino alla rete-qualificazione di Mertens, che gli ha consentito di andare in testa alla classifica marcatori all time della storia del Napoli. Ci sono poi le emozioni extra-campo: dal calcio d’inizio con i medici del Cotugno allo struggente vissuto interiore di Gattuso che prima spedisce un bacio al cielo e poi dedica la qualificazione alla sorella Francesca deceduta il 2 giugno scorso. Mercoledì all’Olimpico a porte chiuse ci sarà la finale contro la Juventus di Sarri e Higuain, questa storia sembra un thriller che sicuramente terrà incollati alla tv tantissimi appassionati di calcio. Il Napoli proverà a portare a casa la sesta Coppa Italia della sua storia, Gattuso è alla sua seconda finale di questa competizione. Il precedente non è positivo, la Juventus di Allegri sconfisse 4-0 il suo Milan. L’anno per eccellenza della gioia in casa Napoli è il 1987, quello del primo scudetto e dell’unico “double”, Maradona e compagni vinsero anche la Coppa Italia stabilendo un record: quella squadra è l’unica ad aver alzato il trofeo vincendo tutte le partite (ben 13). Sulla panchina c’era Ottavio Bianchi che ha scritto il suo nome nella storia del Napoli, fa parte del gruppo che ha dato al popolo azzurro in ambito calcistico il diritto alla felicità. “Ho un bellissimo ricordo di quella Coppa Italia, hanno trovato spazio coloro che non giocavano spesso la domenica, ci fu una partecipazione totale con tanti ragazzi napoletani, cresciuti nel vivaio”, racconta Bianchi. Stavolta c’è solo Insigne a sventolare la bandiera dei talenti made in Naples ma il capitano azzurro è il protagonista assoluto dell’avventura azzurra in Coppa Italia: tre gol contro Perugia e Lazio, assist a Mertens per il pareggio-qualificazione contro l’Inter. Il calcio italiano è ripartito dalla Coppa Italia, nel weekend ci sarà anche il campionato con i recuperi della venticinquesima giornata. “È tutto falsato, diverso da quello che abbiamo conosciuto prima. Si gioca dopo uno stop così lungo, in un periodo in cui fa molto caldo, gli allenatori avranno un bel lavoro da fare, possono incidere più di quanto facevano prima della pandemia. I cinque cambi sono utili per l’elevatissimo rischio infortuni, la preparazione non può mai essere del tutto adeguata, qualcuno ne può approfittare, è impossibile prevedere le partite, è tutto un punto interrogativo. In campionato anche nulla è scontato, bisogna monitorare il calendario, ci sono delle notevoli difficoltà per tutti”, il punto di Ottavio Bianchi sulla complessità della ripartenza. De Laurentiis crede tanto nella missione Coppa Italia, ha vissuto la vigilia della semifinale di ritorno contro l’Inter con la squadra, prima alla rifinitura al San Paolo e poi al ritiro insolito all’Hotel Britannique al Corso Vittorio Emanuele poiché l’albergo adiacente al centro sportivo di Castel Volturno non è ancora pronto. Nel corso di questa settimana dovrebbe essere pagato lo stipendio di marzo, gli eventuali sacrifici che la società potrebbe chiedere per la mensilità di aprile sarebbero bilanciati dal premio per l’eventuale successo in Coppa Italia. “È un’occasione importante per il Napoli, che è una big ai vertici della classifica da alcuni anni e che in questo campionato, invece, è tagliato fuori dalle prime posizioni, per i tanti problemi avuti dalla squadra la classifica non è all’altezza del valore dell’organico ma mi sembra da ciò che vedo dall’esterno che il lavoro di Gattuso sia positivo”. Il count-down per Napoli-Juventus è già iniziato, toccherà a Ringhio fare in modo che gli azzurri recuperino le energie.
SPORT
15 giugno 2020
Ottavio Bianchi lancia il Napoli: “Coppa Italia occasione importante”