Via libera della commissione Ue ad un progetto internazionale per valutare se il plasma da persone guarite dal Covid-19 può essere una terapia efficace contro il virus. Lo annuncia in comunicato il centro nazionale sangue, che partecipa al consorzio per l’Italia insieme alla Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia e l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) di Mantova.
Il progetto, che durerà 24 mesi e vedrà la partecipazione di 12 partner di 9 paesi, ha il coordinamento dell’EBA (European Blood Alliance), l’associazione che riunisce i centri sangue dei paesi dell’Unione Europea e dell’Associazione Europea per il Libero Scambio. Al termine del progetto il consorzio produrrà delle raccomandazioni che saranno applicabili in tutta Europa nell’epidemia attuale e in eventuali epidemie future. “L’obiettivo principale di Support-e – spiega il comunicato – è di garantire una valutazione, basata sulle evidenze scientifiche, del plasma da convalescente Covid-19 e di raggiungere una armonizzazione fra tutti gli Stati Membri sull’utilizzo clinico più appropriato, anche attraverso l’uso del database europeo sul Ccp di recente costruzione”.