Torre Annunziata | La storia
Il suo negozio è sull’orlo del fallimento: imprenditore di Torre del Greco minaccia di lanciarsi nel vuoto da 20 metri «Con il lockdown ho perso tutto». Tragedia evitata dall’intervento dei carabinieri in Rampa Nunziante
Giovanna Salvati
TORRE ANNUNZIATA
Ci sarebbero problemi economici alla base del tentato suicidio dell’imprenditore di Torre del Greco che ieri ha tentato di lanciarsi nel vuoto sulla Rampa Nunziante a Torre Annunziata. Solo, con il suo inferno dentro. Davanti al mare mentre il sole cocente batte sulle mani tremanti che cercano di aggrapparsi alla voglia di lasciarsi andare. Per sempre. Nel vuoto come se la morte potesse cancellare ogni pensiero, ogni problema e sopratutto quel debito che come un peso pende sulla sua testa, si riflette sui suoi affetti e lo rende impotente. Solo sul muro di cinta e gli occhi sono puntati verso il basso. Nel vuoto, mentre i pensieri gli affollano la mente. Così si è trovato l’imprenditore che ieri pomeriggio ha tentato il suicidio ma che è stato salvato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Torre Annunziata e della squadra di intervento operativo di Napoli – la Sio – che da settimane sta supportando i militari di Torre Annunziata nelle operazioni di controllo. Gli uomini in divisa si trovano qualche metro più avanti per un posto di blocco quando notano l’uomo sul muro di cinta. E’ in stato di agitazione, è seduto e ha le gambe verso il trincerone nel vuoto che penzolano. Capiscono che qualcosa non va e decidono di avvicinarsi: l’uomo inizia ad urlare, li invita ad allontanarsi e li minaccia di lanciarsi nel vuoto. I carabinieri provano a tranquillizzarlo, provano a chiedergli il suo nome, perché è lì e cosa sia accaduto. Ma l’unica risposta che ottengono in cambio sono solo lacrime. Le mani portate al volto indicano la disperazione di un imprenditore stanco che ha deciso di farla finita. «Voglio morire, lasciatemi morire». Prova a urlare la sua rabbia e il suo inferno a quel carabiniere che gli porge la mano «voglio solo aiutarti, non servirà lanciarti nel vuoto». Quell’uomo ha una bimba di dieci anni e il militare prova a spingere le sue emozioni dritto a quella piccola che diventa così l’unica ancòra di salvezza per l’imprenditore che decide così di fermarsi. Il carabiniere gli stringe la mano e lo fa scendere dal trincerone. L’abbraccio diventa un approdo sicuro. L’uomo viene trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco: è in stato di schock, ma ha anche tanta paura. Viene sottoposto ad una perizia psicologica e chiede di non avvertire la moglie ma un amico che di lì a poco lo raggiunge in ospedale. Solo in serata racconterà il suo malessere ai carabinieri: problemi economici, quelli che post pandemia hanno iniziato a consumarlo. Lui imprenditore nel settore della nautica aveva provato a cancellare qualche debito, poche però le commesse. Ieri pomeriggio era arrivato a Torre Annunziata per incontrare un cliente, ma ancora una volta nessun pagamento. Così la decisione di arrendersi, di smettere di vivere, di trovare una soluzione a quell’inferno, quella più semplice ma che avrebbe cancellato per sempre la sua esistenza. Tanti i problemi che non riusciva a gestire più: le entrate erano diventate sempre di meno rispetto alle somme da gestire tra bollette, negozio e i suoi dipendenti da pagare. Una storia di crisi, come tante, come quelle che terminato il lockdown sono diventate all’ordine del giorno. Imprenditori lasciati soli dallo Stato, spesso anche dai propri affetti: secondo quanto ha raccontato l’uomo da qualche mese era entrato in crisi e non ha retto e ha scelto di lanciarsi nel vuoto, di farlo lì dalla terrazza del belvedere di Rampa Nunziante. Alle spalle la palazzina della morte crollata il 7 luglio del 2017, lo striscione ancora esposto con i nomi e i volti delle otto vittime. Lui, solo davanti al mare ma salvato da quel militare che ha evitato la tragedia. L’ennesima in un tratto di strada che già in passato di è macchiato di sangue.
LA RAMPA NUNZIANTE
Nella foto il luogo dove l’imprenditore ha tentato il suicidio