San Giorgio. Amore e odio in salsa politica a San Giorgio a Cremano. Mentre il sindaco Giorgio Zinno celebra via social i «13 anni di noi» con il suo compagno, i teppisti del voto danneggiano per la seconda volta il comitato elettorale di Giovanni Marino: sono le due facce della corsa alle urne nella città di Massimo Troisi, dove lo scontro tra ex alleati – Giovanni Marino è stato vicesindaco dell’attuale leader locale del Pd, a caccia del bis a palazzo di città – supera i confini della dialettica e già sfocia in atti vandalici e teppistici.
Durante la notte, infatti, uno sconosciuto – armato di bomboletta spray – ha imbrattato lo striscione posto all’esterno del comitato elettorale di Giovanni Marino in piazza Carlo di Borbone, cancellando la scritta «Laboratorio Civico» e i simboli delle sette liste a sostegno del «nipote d’arte». Un episodio reso noto dallo stesso «rivale» di Giorgio Zinno: «Si tratta del secondo episodio del genere – spiega funzionario dell’area ambiente della Regione Campania -. La prima volta lo striscione è stato distrutto, ora imbrattato. Provvederò personalmente alla pulizia, aggiungendo il simbolo dell’ottava lista a mio sostegno».
Sul fronte delle indagini, invece, nessuna novità dagli impianti della videosorveglianza comunale. Ma le telecamere di un’attività privata della zona avrebbero «immortalato» l’autore del raid. Un raid avvenuto in concomitanza con analoghi episodi registrati davanti al portone del municipio e all’ingresso della chiesa di Santa Maria del Principio. Gesti bollati come «ignobili e vergognosi» dal primo cittadino in carica. Pronto poi a definire «becere speculazioni politiche» le rimostranze di Giovanni Marino & company. Perché dall’amore social all’odio politico, a volte, può essere un attimo.
©riproduzione riservata