Mantenere il distanziamento, evitare assembramenti e proteggere le vie respiratorie. Sono queste le principali regole da rispettare nell’estate del post-coronavirus. Le regioni accolgono i turisti chiedendo loro il rispetto delle normative. Nel dettaglio le regioni che hanno adottato ulteriori disposizioni oltre a quelle nazionali.
VALLE D’AOSTA – Obbligatorio l’uso della mascherina nelle stazioni, alle fermate di sosta e su tutti i mezzi del trasporto pubblico locale dove la capienza è stata ridotta al 50%. Non ci sono prescrizioni per l’ingresso dei turisti. Una volta all’interno della regione c’è l’obbligo della mascherina nei luoghi chiusi (anche in quelli aperti se non c’è la possibilità di mantenere le distanze) oltre al distanziamento.
LOMBARDIA – L’unica prescrizione per i turisti è avere sempre con sé la mascherina, che è obbligatoria nei luoghi chiusi e anche all’aria aperta se non si riesce a rispettare il distanziamento fisico.
LIGURIA – In molte spiagge libere ci sono spazi delimitati con corde o sacchi di sabbia per far rispettare il distanziamento. Molti Comuni si sono dotati di una app per prenotare lo spazio.
EMILIA-ROMAGNA – Chi arriva da Paesi che non siano Stati membri dell’Unione Europea, parte dell’accordo di Schengen oppure Regno Unito, Irlanda del nord, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino, Stato della Città del Vaticano, è sottoposto all’isolamento fiduciario e alla sorveglianza sanitaria.
LAZIO – In stabilimenti e spiagge, dove è consigliata la prenotazione, ci sono gli steward che accompagnano all’ombrellone e dispenser per la pulizia delle mani in più punti. Ogni ombrellone dovrà avere a disposizione 10 mq, mentre lettini e sdraio che non siano sotto l’ombrellone devono stare ad almeno 1,5 m l’uno dall’altro. I mezzi hanno una capacità ridotta al 50%.
CAMPANIA – Obbligatorio il distanziamento e l’uso delle mascherine nei luoghi chiusi. Nei ristoranti bisogna fornire un documento di almeno un commensale in ogni tavolo. Negli hub di trasporto è stato disposto il controllo della temperatura. Non c’è un obbligo, sui trasporti marittimi per le isole e le costiere, di identificazione di tutti i passeggeri a bordo.
BASILICATA – Le “sentinelle”, cioè gli operatori più a contatto con i turisti, vengono sottoposti al tampone per individuare eventuali positività, risalendo così ai contatti in modo da cercare di limitare la diffusione del virus.
PUGLIA – Obbligatorio l’autosegnalamento all’arrivo o al rientro in regione in cui bisogna indicare anche il luogo di provenienza, il luogo e la durata del soggiorno. Inoltre, l’ordinanza regionale prevede l’obbligo di compilare un “diario” durante la vacanza sul quale annotare tutti i luoghi visitati, ristoranti, bar, discoteche.
CALABRIA – Ci si deve registrare al sito della regione, sul quale, in maniera del tutto volontaria, si può anche chiedere di essere sottoposti a tampone.
SICILIA – Chi arriva da fuori deve fare una registrazione su siciliasicura.com e può scaricare l’app che serve a garantire un servizio di assistenza sanitaria dedicata a chi ne avesse bisogno. Sono esclusi i residenti e i domiciliati in Sicilia.
SARDEGNA – Chi intende imbarcarsi su linee aeree o marittime dirette in Sardegna deve registrarsi prima, a prescindere dal luogo provenienza, attraverso un modulo disponibile sul sito della regione. In alternativa ci si può registrare direttamente mediante l’applicazione “Sardegna Sicura”. All’arrivo sarà obbligatoria la misurazione della temperatura.