Torre del Greco. Chi pensava di avere già visto tutto con il grottesco manifesto attraverso cui il sindaco Giovanni Palomba annunciava di avere raggiunto il 52% di raccolta differenziata, si dovrà ricredere in tutta fretta. Perché, in materia di raccolta dei rifiuti, la carovana del buongoverno uscita vincitrice dalle «elezioni delle 20 euro» non finisce mai di regalare sorprese. Solitamente amare per i cittadini, costretti a sopportare da due anni i danni provocati dalla cronica crisi Nu all’ombra del Vesuvio. Danni a cui si aggiungono periodiche beffe sul piano economico.
I premi produttività
L’ultimo «salasso» dal sapore dello schiaffo alle pratiche di buona gestione dei soldi pubblici porta la firma del super-dirigente Claudia Sacco, l’ex assessore alle politiche sociali della giunta targata Gennaro Malinconico nominata dal sindaco Giovanni Palomba come erede del «mago dei rifiuti» Ernesto Merlino. Nel pieno dell’ennesima emergenza sanitaria registrata sul territorio, infatti, la super-dirigente ha assegnato ai dipendenti comunali del settore ambiente la bellezza di 65.561 euro a titolo di «premio produttività» per l’anno 2019. Ovvero, l’anno nero dell’igiene urbana all’ombra del Vesuvio. Talmente critico da convincere perfino l’indolente Giovanni Palomba a cacciare il consorzio Gema di Pagani per puntare sulla ditta Buttol di Sarno, il colosso ambientale «gradito» a diversi alleati della coalizione. Ma, fino a oggi, incapace di invertire – a dispetto dei numeri fuori dalla realtà sventolati dall’amministrazione comunale – il trend negativo cominciato a luglio del 2017. Eppure, a leggere il provvedimento firmato da Claudia Sacco, tutto procede alla perfezione sul fronte Nu: «Viste le schede di valutazione agli atti dell’ufficio e verificata la sussistenza dei presupposti contrattuali per l’approvazione del prospetto riepilogativo dei compensi di produttività per l’esercizio 2019 – scrive la geologa a capo del settore ambiente del Comune – si determina di liquidare e pagare al personale dipendente in servizio presso il 6° settore la somma complessiva di 65.561 euro pari all’85% del budget di 77.130 euro». Dunque, perfino il dec Francesco Liguoro e il rup Aniello Rivieccio – finiti in varie occasioni al centro di critiche e proteste per i disagi registrati sul fronte della raccolta dei rifiuti – porteranno a casa il «premio produttività» per l’anno 2019. Circostanza capace di scatenare ulteriori polemiche tra gli alleati di palazzo Baronale, alle prese con le ripetute e legittime proteste di chi è costretto a sopportare l’olezzo dei rifiuti «dimenticati» in strada dai netturbini della ditta Buttol.
Scempio nel centro storico
D’altronde, il mese di agosto si è aperto all’insegna del degrado sotto il profilo della Nu. Al sindaco Giovanni Palomba e a qualsiasi esponente di maggioranza sarebbe bastato percorrere a piedi la strada per raggiungere palazzo Baronale per «avvistare» un’impressionante serie di mini-discariche perfino lungo le strade dello shopping del centro storico e sotto la «casa» della polizia municipale. Con buona pace del 52% di raccolta differenziata pubblicizzato dal primo cittadino e dei premi di «lavoratori virtuosi» del settore ambiente del Comune.
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