Si può gustare un magnifico cocktail nel presente, chiudendo gli occhi e sognando di essere invece nell’antica Pompei? La risposta è sì: a patto che il cocktail sia preparato dalle sapienti mani di Francesco Varnelli, che venga gustato in uno dei locali più “in” della zona della città e che rispetti, nelle proporzioni e nelle qualità, la ricetta straordinaria che rappresenta un tuffo nel passato e un salto nella tradizione. Si chiama, infatti, “Pompeii” proprio come il nome dell’antica Roma la creazione ricca di fascino, gusto e sapore che Francesco Varnelli, uno dei barman più famosi d’Italia ripropone nel suo locale ancora oggi. Un drink ideato selezionando ingredienti tipici e storici per le abitudini alimentari dell’antica Roma e miscelando anche spezie già note nel mondo dall’antichità. Ma quali sono queste spezie e questi ingredienti che per Francesco Varnelli potevano essere bevute, miscelandole con pazienza e maestria, già nell’epoca romana? La risposta è semplice: si tratta di rosmarino, cannella, cardamomo e timo essiccato. Insieme del vino rosso, con una spruzzata di liquore speziato vengono mescolate insieme a cubetti di ghiaccio. Potrebbe anche essere finita qui se, però, la fantasia del giovane barman che fa parlare di se’ il mondo dei lounge bar, non avesse dato anche in questo caso il suo tocco personale, la sua arte e la sua capacità di conoscere tutti i segreti del buon bere e della qualità in cucina. Aggiungendo, infatti, il succo di tamarindo (che è l’unico elemento che in un certo senso distanzia dal territorio) riesce a dare al cockatil Pompeii quella nota speciale che potrebbe proiettare chi lo sorseggia direttamente in una delle calde serate di duemila anni fa). Quando Pompei era una località di vacanza dei romani ed un luogo esclusivo e speciale per chi voleva essere sempre al centro dell’attenzione. Un pò come accade oggi a chi sceglie di gustare le preparazioni di Francesco Varnelli, barman che fa della fantasia, della preparazione la sua scuola di pensiero e di azione. Unendo a tutti quegli elementi anche acqua speziata e un cucchiaino di miele, il risultato viene poi trasferito in un’ampolla di vetro e quindi filtrato.
Tra le possibilità su cui ha sempre lavorato Francesco Varnelli quella che accanto alla bellezza olfattiva e di gusto, vi sia anche una particolare presenza scenica. Ed allora ecco servito il vostro “Pompeii” direttamente in un’anfora che fa pensare alla possibilità di berlo come sognavano di farlo gli antichi romani. Il giovane barman, che negli anni ha anche vinto numerose competizioni per addetti ai lavori, spaziando sia nella varietà dei prodotti proposti, sia nella caratteristica dei cocktail che sono stati creati, vuole in questo modo rinsaldare il legame con Pompei. Un drink speciale e unico che porta il suo nome, che vanta anche diversi e mal riusciti tentativi di imitazione, per rendere sempre più speciale la possibilità di recarsi presso il locale dove il “Pompeii” è uno dei cocktail più scelti dalla clientela. Capita spesso, infatti, che i turisti arrivino da Varnelli con un solo desiderio: assaggiare quel “Pompeii” di cui hanno letto e di cui altri turisti hanno parlato nei loro viaggi in Italia. E per Francesco Varnelli è un vero piacere poterli accontentare.