Il successo globale di Xiaomi, con l’imperiosa ascesa commerciale registrata negli ultimi 2 anni, è molto legato alla famiglia Redmi Note, che con oltre 110 milioni unità vendute in tutto il mondo, è tra i principali protagonisti della fascia media del mercato degli smartphone.
Presentato alla fine dello scorso Aprile, in un evento online, Redmi Note 9 Pro offre, a un prezzo competitivo, un design innovativo (Aura Balance) e caratteristiche tecniche di assoluto rilievo.
Nella confezione di vendita, oltre il telefono, trovano posto l’alimentatore da 33W per la ricarica veloce, un cavo USB-A/USB-C, una custodia protettiva in silicone, lo strumento di rimozione SIM e la guida dell’utente.
Il Redmi Note 9 Pro ha dimensioni (165.75 x 76.68 mm) e, soprattutto, peso (209 g) importanti, conseguenza diretta della batteria maggiorata e dei materiali robusti, vetro e alluminio, utilizzati per la sua scocca unibody.
Il design, simmetrico su ambo i lati, è caratterizzato da linee sinuose e bordi curvi, che conferiscono al device un aspetto raffinato. Il telefono non è impermeabile ma ha un nano rivestimento superficiale P2i resistente agli schizzi.
La faccia posteriore, rivestita con Triple Corning Gorilla Glass 5, è disponibile nelle tre varianti cromatiche, Interstellar Grey, Tropical Green e Glacier White. Ha una finitura lucida molto bella da vedere che pero, fatalmente, attrae impronte digitali e graffi. Il modulo della Quad Camera è posizionato in alto al centro con i quattro sensori in una matrice 2×2 su sezione rettangolare piuttosto sporgente e flash led posizionato poco sotto di essa.
Sul frame laterale in alluminio, a destra, bilanciere del volume e, posizionato in punto facile da raggiungere, il tasto di accensione con sensore di impronte digitali integrato, preciso e veloce nel riconoscimento; a sinistra il vassoio estraibile, che può ospitare due nano SIM telefoniche e una scheda di memoria SD (fino a 512 GB); in basso, microfono principale, porta USB-C, jack audio da 3,5 mm, e griglia di un buon altoparlante di sistema mono; in alto, il secondo microfono per la soppressione dei rumori ambientali ed una porta IR Blaster che consente di utilizzare il telefono come telecomando per TV e altri dispositivi.
La faccia anteriore, anch’essa rivestita con Corning Gorilla Glass 5, è quasi totalmente (screen-to-body ratio 84.62 %) occupata dallo schermo in formato 20:9, circondato da una cornice sottile, che integra una griglia per la capsula auricolare. È un DotDisplay, ovvero presenta, in alto al centro, un piccolissimo foro che ospita la cam frontale. Quest’ultima consente lo sblocco dello schermo attraverso il riconoscimento del viso 2D, in alternativa al sensore di impronte digitali.
Il display è un IPS LCD da 6,67 pollici con risoluzione FHD+ (2400 x 1080 pixel) e densità di 395ppi. Non ha un’alta frequenza di aggiornamento (90 o 120 Hz) ma supporta l’HDR10 ed offre neri convincenti e colori vividi. Buoni il contrasto (1500:1) e la luminosità (430 nit) per una perfetta leggibilità anche all’aperto. La ridotta emissione di luce blu, garantita da certificazione TÜV Rheinland, assicura un comfort visivo di lunga durata.
Sotto la scocca, il Redmi Note 9 Pro ha il nuovo processore Qualcomm Snapdragon 720G, un Octa-core con frequenza fino a 2,3 GHz, poco energivoro grazie al processo produttivo a 8 nm. Ad affiancarlo la GPU Adreno 618 e 6 GB di memoria RAM. La memoria interna è da 64 o 128 GB. La dotazione hardware del tutto adeguata alla categoria del terminale, durante la nostra prova, ha offerto prestazioni fluide, prive di rallentamenti o blocchi, con elevata reattività nell’apertura e nell’esecuzione delle app, anche quelle più pesanti.
Da segnalare la presenza di un motore lineare sull’asse Z in grado di assicurare 120 tipi di vibrazione diverse da associare a diversi tipi di notifiche, così da riconoscere messaggi, chiamate e app senza togliere il telefono dalla tasca. Nel parco sensori ci sono rilevatore di luce ambientale e di distanza, accelerometro, giroscopio e bussola elettronica.
La batteria ai polimeri di litio da 5020 mAh, tra i punti di forza di questo telefono, consente di arrivare a quasi due giorni di autonomia senza eccessivi sforzi. Supportando la ricarica rapida da 30W, con il caricabatteria in dotazione si passa da 0 al 57% in soli 30 minuti.
Il Redmi Note 9 Pro è un dual SIM dual standby, che garantisce una buona qualità nelle chiamate telefoniche, supportando anche il dual SIM VoLTE HD. È possibile scegliere nelle impostazioni la linea predefinita per dati, chiamate e messaggi. Microfoni, capsula auricolare e vivavoce sono efficienti, la ricezione è buona.
Per quanto riguarda la connettività sono supportati 4G+/4G/3G/2G, Wi-Fi dual-band 802.11 a/b/g/n/ac, e Bluetooth 5.0. Per la navigazione turn-by-turn, ci sono GPS, A-GPS, GLONASS e BEIDOU. Non mancano l’NFC, con supporto a Google Pay per i pagamenti contactless, e la radio FM.
Il sistema operativo installato è la versione 10 di Android con interfaccia utente proprietaria MIUI, che in attesa dell’annunciata versione 12, è ancora nella versione 11.0.4 con patch di sicurezza aggiornate a luglio. Per muoversi nei menù si può optare per la classica navigazione a tre pulsanti o le gesture a schermo intero. Numerosi i temi e le opzioni per la personalizzazione tra cui la dark mode. È possibile decidere di avere o meno l’app drawer. Tra le applicazioni preinstallate c’è Sicurezza, che consente, tra l’altro, di scansionare lo smartphone alla ricerca di malware, di liberare RAM, di limitare l’utilizzo dei dati, di gestire le autorizzazioni delle app installate e decidere il comportamento della batteria per ogni singola app. La modalità Documento trasforma lo smartphone in uno scanner tascabile.
Particolare attenzione è stata dedicata da Xiaomi al reparto fotografico. La quad camera posteriore comprende una fotocamera principale con sensore da 64 MP (con super pixel 4-in-1 per catturare più luce) ed ottica con apertura f/1,89. Ci sono, inoltre, per i panorami, una fotocamera ultra grandangolare (119 gradi) da 8 MP ed ottica con apertura f/2,2, un sensore di profondità da 2 MP, per ritratti con un convincente effetto bokeh, e una fotocamera con obiettivo macro da 5 MP ed ottica con apertura f/2,4, per scattare dettagli ravvicinati. Manca un teleobiettivo.
In condizioni di illuminazione favorevole, le immagini sono belle da vedere con temperatura del colore e bilanciamento del bianco perfetti. La gamma dinamica è discreta, talvolta c’è una eccessiva morbidezza nelle immagini acquisite con perdita di dettaglio. Con poca luce, le foto mostrano rumore digitale, che la modalità notturna non sempre riesce ad eliminare in modo convincente. È possibile girare video in 4K a 30 fps o 1080P 60 fps, e in slow motion a 960 fps. Le riprese sono stabilizzate solo in Full HD a 30fps. Con 6 diverse opzioni caleidoscopio, è possibile girare video stravaganti.
Selfie di alta qualità dalla fotocamera anteriore in-display da 16 MP con apertura f/2.48, che può anche girare video fino a 1080P 30 fps. Divertente la modalità selfie in slow motion per video da pubblicare sui social media.
Con prezzi di listino di 269,90 euro per la versione 6 GB + 64 GB e 299,90 euro per quella 6 GB + 128 GB, il Redmi Note 9 Pro, attualmente, si può acquistare su Amazon rispettivamente a 206 e 257 euro. Nonostante non manchino i concorrenti a questo smartphone, siamo convinti possa essere l’ennesimo best buy di Xiaomi.
Gennaro Annunziata