Torre del Greco. Quando i carabinieri hanno bussato alla porta della sua stanza a palazzo Baronale, il sindaco Giovanni Palomba non era in Comune. Il primo cittadino è arrivato in municipio solo al termine dei controlli ordinati dalla procura di Torre Annunziata.
Sindaco, oggi si è abbattuta una nuova bufera sul settore dei rifiuti.
Sarei cauto a parlare di bufera. Non ero presente all’arrivo dei carabinieri, ma si è trattato di una normale attività di controllo. Sono stati acquisiti atti e provvedimenti pubblici, facilmente consultabili sull’albo pretorio del Comune.
Perché non si è presentato in municipio?
Evidentemente, non era una “visita” programmata: non ero in Municipio, non devo timbrare il cartellino. Mi sono informato telefonicamente sull’eventuale necessità di essere ascoltato: ricevuta risposta negativa, non mi sono preoccupato di rientrare.
Qual è il suo stato d’animo? Ha pensato di rassegnare le dimissioni?
Non ci penso neanche, sono sereno: non c’è nulla da nascondere. Fino a oggi tutte le decisioni prese in materia di rifiuti sono state tempestivamente comunicate all’autorità giudiziaria. Tra l’altro, mi dicevano, diversi atti acquisiti dai carabinieri erano relativi alla passata amministrazione comunale.
Non teme, alla luce di tutti i procedimenti aperti, si possa aprire una spirale simile a quella costata l’arresto al suo predecessore?
Assolutamente no. Se c’è qualcosa di cui i cittadini di Torre del Greco oggi possono essere certi è di avere un sindaco onesto.
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