Contagi per Covid 19 in lieve calo in Italia ma sui dati quotidiani del ministero della Saluta pesa il minor numero di tamponi effettuato: oltre ventimila in meno rispetto a sabato. Non solo: il rapporto tra numero di contagiati e tamponi eseguiti è salito al 2,02% mentre negli ultimi 3 giorni era fermo a 1,6-1,7%. L’andamento della curva continua dunque ad essere in leggera salita con un “lento e progressivo peggioramento”, come confermato anche dall’ultimo monitoraggio della cabina di regia, e la circolazione del virus è “sempre più rilevante in tutto il paese”. Lo dimostra anche l’ultimo focolaio individuato, quello sviluppatosi nell’azienda ortofrutticola ‘Sop’ di Polignano a Mare: al momento sono 119 i casi scoperti, 52 dei quali riconducibili a cittadini residenti e il resto a lavoratori che hanno raggiunto l’azienda da altre località. Alcuni dei positivi sono stati ricoverati ma il numero è destinato a salire visto che non si conosceranno prima di lunedì i risultati dei tamponi a cui sono stati sottoposti a Taranto circa 260 tra il personale che negli ultimi 14 giorni ha lavorato alla ‘Sop’ e i loro contatti stretti. Per questo motivo il sindaco di Polignano ha firmato un’ordinanza che obbliga tutti i residenti della cittadina pugliese ad indossare la mascherina anche all’aperto e che impone la chiusura di tutte le attività commerciali entro la mezzanotte e mezza. “Bisogna tenere duro e presto questo incubo finirà” ha detto il sindaco Domenico Vitto rivolgendo un appello ai suoi concittadini affinché rispettino il periodo di isolamento e quarantena.
Resistere, dunque. Lo stesso concetto espresso dal ministro della Salute Roberto Speranza in questi giorni, anche in vista della riapertura delle scuole che, dicono gli esperti, favorirà ulteriormente la diffusione del virus con un’inevitabile impennata dei casi. “Dobbiamo ancora mantenere il distanziamento, portare le mascherine, lavarci le mani, ma non è per sempre: dopo l’autunno e l’inverno vedremo la luce”. I numeri dicono che nelle ultime 24 ore si sono registrati 1.458 nuovi casi, 43 in meno di ieri ma con 72mila tamponi, mentre sabato sono stati oltre 92mila. E se il numero delle vittime rimane stabile (oggi sette, una più di ieri per un totale di 35.610), a preoccupare sono tutti gli altri dati, in costante crescita. Gli attualmente positivi sono 38.509, mille in più in un giorno, e i ricoveri nelle terapie intensive si avvicinano sempre più ai 200: sono 187, cinque in più rispetto a sabato. Significativo anche il dato dei pazienti ricoverati nei reparti ordinari, con i 91 in più rispetto a ieri hanno superato i duemila e ora sono 2.042: non ce ne sono mai stati così tanti dal 22 giugno scorso.
Anche per questi motivi sembra difficile che il governo decida di ridurre i tempi della quarentena. Il Cts ne discuterà martedì ma il coordinatore Agostino Miozzo ha già detto che per il momento non cambierà nulla. “La decisione del governo francese di accorciare la quarantena ci ha sorpreso, ci riuniremo per iniziare una discussione che non si concluderà presto, ci sarà un confronto con la Francia e con altri Paesi europei. Ad oggi l’Oms dice che il periodo della quarantena deve essere di 14 giorni”. In ogni caso, prima di qualsiasi decisione, gli esperti e il governo aspetteranno di vedere gli effetti del ritorno a scuola.
In Campania 122 positivi in 24 ore Di cui 18 casi di rientro o connessi a precedenti da rientro
In 24 ore 122 positivi di cui 18 casi di rientro o connessi a precedenti positivi da rientro su 4.236 tamponi: questi i dati del bollettino di oggi dell’Unità di crisi regionale per la realizzazione di misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologia da Covid-19 in Campania. Il totale dei positivi è di 9.125 unità; quello dei tamponi è di 498.723. I guariti del giorno sono 79.