Torre del Greco. Sarebbe stato un mozzicone di sigaretta a scatenare l’ennesimo inferno di fuoco all’ombra del Vesuvio. è la principale ipotesi al vaglio dei vigili del fuoco e degli agenti di polizia municipale intervenuti in traversa Garzilli – stretta traversa di via Montedoro, a un centinaio di metri dall’ospedale Maresca – in seguito all’allarmata segnalazione arrivata dal quartiere: «è stato appiccato un incendio ai rifiuti abbandonati in un terreno: il fumo invade le nostre case», la denuncia raccolta dai caschi rossi del distaccamento di via Calastro e dai vigili urbani guidati dal comandante Salvatore Visone.
In pochi minuti, i caschi rossi e gli agenti di polizia municipale – insieme ai tecnici del Comune in servizio di reperibilità – sono arrivati in traversa Garzilli, dove le fiamme avevano già invaso un vasto appezzamento di terreno. A preoccupare i vigili del fuoco, in particolare, la presenza di due bombole di acetilene – solitamente utilizzate nei processi di saldatura e brasatura di diverse tipologie di materiali – mischiate tra la spazzatura lasciata nel fondo agricolo: «La temperatura è elevatissima: potrebbero scoppiare», la preoccupazione degli addetti ai lavori.
Le operazioni di spegnimento del rogo sono durate diverse ore, ma la rimozione dei rifiuti pericolosi è stata rinviata per consentire un intervento in massima sicurezza. L’area interessata dall’incendio è stata così chiusa al traffico, con due pattuglie di vigili urbani chiamate a piantonare la strada a salvaguardia della pubblica e privata incolumità.
Il rogo di traversa Garzilli allunga la lunga scia di fuoco registrata lungo le pinete di Torre del Greco a partire dalla fine di agosto. E l’ipotesi che il mozzicone di sigaretta sia stato volontariamente lanciato tra i rifiuti non è esclusa dagli investigatori.
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