Ercolano. Avrebbero voluto approfittare delle «distrazioni» legate alla gestione dell’emergenza sanitaria e alle elezioni per la scelta del nuovo sindaco di Ercolano e del nuovo governatore della Campania per realizzare l’ennesimo eco-mostro ai piedi del Vesuvio. Ma i «predoni del verde» entrati in azione in una stretta traversa di via Benedetto Cozzolino – la statale di collegamento tra Torre del Greco e San Giorgio a Cremano – non avevano fatto, evidentemente, i conti con i «falchi» del quartiere e i controlli degli agenti di polizia municipale del nucleo anti-abusivismo del comando di vico Posta.
È bastata l’allarmata segnalazione proveniente dal rione al confine con Portici e San Giorgio a Cremano per mettere i azione gli uomini in divisa guidati dal comandante Francesco Senti: ai vigili urbani è bastato un veloce sopralluogo per accertare come – all’interno di un fondo agricolo destinato alla coltivazione di piante e fiori – era stato aperto un cantiere, rigorosamente sprovvisto di qualsiasi autorizzazione del Comune, finalizzato a realizzare una piccola reggia di circa 140 metri quadrati.
Al momento del blitz gli uomini in divisa non hanno trovato operai al lavoro, ma i lavori all’interno del terreno erano già in avanzato stato di completamento: in particolare, i caschi bianchi hanno posto sotto sequestro uno «scheletro» in cemento armato con pilastri già ancorati al terreno e muri divisori per realizzare i vari ambienti dell’immobile con splendida vista-Vesuvio.
Al termine degli accertamenti del caso, gli agenti di polizia municipale sono riusciti a risalire al committente delle opere abusive: F.G. – cinquantenne residente a Napoli – aveva pensato di trasformare il fondo agricolo di famiglia in una moderna struttura verosimilmente destinata a diventare un accogliente bed & breakfast per i turisti. Un piano eco-criminale sventato dai vigili urbani e costato all’uomo una denuncia a piede libero alla procura di Napoli.