Torre del Greco. Sono piccoli, ma sembrano già grandi. Con buona pace delle speranze di mettere in piedi un futuro migliore per la città del corallo. Alla vigilia delle nuove elezioni, il Forum dei Giovani – così come accadde all’epoca dell’amministrazione comunale targata Ciro Borriello – si spacca in due tronconi.
Mentre il presidente – il «grillino» Mattia Maio, cugino del capogruppo del M5S in consiglio comunale Vincenzo Salerno – chiedeva e otteneva una nuova data per la corsa alle urne, inizialmente fissata per il 14 e 15 marzo e successivamente rinviata a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, i «baby comunisti» dell’organismo under 30 scrivevano al sindaco Giovanni Palomba e all’assessore alle politiche sociali Luisa Refuto per riaprire il bando delle candidature «perché ci sono ragazzi che, a differenza di marzo, non sono disponibili a partecipare e nuove energie hanno acquisito i requisiti per la candidabilità». Una missiva sottoscritta da 10 rappresentanti del Forum dei Giovani, a partire dal vicepresidente Cristiano Borriello.
Insomma, uno scontro tra correnti – esattamente come accade in un qualsiasi organismo elettivo dei «grandi» – accompagnato da una stoccata evidentemente dettata dalla distanza politica tra i «baby comunisti» under 30 e la carovana del buongoverno uscita vincitrice dalle avvelenate elezioni del giugno 2018: «L’amministrazione comunale si deve preoccupare di garantire la massima partecipazione e la tutela dei diritti dei suoi giovanissimi concittadini – l’affondo dei firmatari della contro-mozione rispetto alla lettera ufficiale firmata dal presidente Mattia Maio -. Non può pensare di trattare il Forum dei Giovani come un gioco».
Eppure i primi a giocare come i bambini sembrano essere proprio gli attuali rappresentanti degli under 30 della quarta città della Campania. Secca la replica dell’assessore Luisa Refuto: «Le date delle elezioni restano 9-10 ottobre, come richiesto dal presidente del Forum dei Giovani – precisa il numero due di palazzo Baronale -. Le elezioni erano sospese e non revocate, non c’è bisogno di riaprire nulla».
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