NAPOLI – La Campania ‘mantiene’ il primato dei contagi da coronavirus. Oggi sono 412 rispetto ai 401 dei giorni precedenti. Diminuiscono tamponi e guariti mentre il governatore della Campania, Vincenzo De Luca annuncia interventi decisi contro “comportamenti irresponsabili” dopo l’incontro di oggi con il ministro dell’Interno, Lamorgese. A Caserta è lutto per l’improvviso decesso all’alba di oggi, causa complicazioni legate al Coronavirus, il vescovo di Caserta Giovanni D’Alise, 72 anni, ricoverato da qualche giorno nell’ospedale del capoluogo. D’Alise vi era entrato mercoledì 30 settembre, perchè aveva una leggera febbre; ricoverato al reparto malattie infettive, era stato sottoposto al tampone, e trovato positivo al Coronavirus, ma con sintomi che non destavano particolare preoccupazione, nonostante altre patologie.
Il bollettino emesso il giorno del ricovero infatti non faceva pensare all’epilogo di questa mattina; “sua eccellenza è al momento in discrete condizioni generali – recitava il comunicato – presenta sintomi lievi, respira autonomamente senza necessità di ventilazione assistita”. Ancora ieri la situazione clinica dell’alto prelato non sembrava così compromessa, ed invece nella notte il quadro complessivo è peggiorato e all’alba, intorno alle 6.30, il cuore del Vescovo ha smesso definitivamente di battere. “Il quadro clinico – si legge nell’ultimo bollettino emesso stamani dall’azienda ospedaliera – era aggravato da insufficienza renale, diabete mellito, cardiopatia ipertensiva e dislipidemia. I protocolli terapeutici previsti per la malattia sono stati tutti applicati. È stato altresì trattato con il nuovo farmaco antivirale Remdesivir. Le sue condizioni cliniche erano stazionarie. Il paziente è stato monitorato costantemente.
Alle ore 6 si è verificato l’arresto cardiaco e alle ore 6.30, dopo le manovre di rianimazione cardiopolmonare, veniva constatato il decesso”. La salma di D’Alise è stata tumulata poche ore dopo il decesso nella cripta del Duomo di Caserta alla presenza dei familiari e del vicario generale della Diocesi di Caserta, don Gianni Vella. Domani, alle 18, si terranno al Duomo i funerali cui potranno assistere solo sacerdoti, e che saranno officiati dal Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe (ci sarà diretta streaming e sul digitale terrestre); nei giorni successivi al funerale, in ogni chiesa della Diocesi sarà celebrata una funzione per ricordare il Vescovo. Il sindaco di Caserta Carlo Marino, che ha invitato la cittadinanza a “pregare per l’anima del nostro amato Vescovo”, ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di domani. “E’ morto nel luogo dove ha fatto delle battaglie perchè si uscisse dal commissariamento e si arrivasse finalmente ad una salute pubblica più forte” ha poi ricordato Marino, facendo riferimento al biennio 2015-2017 in cui l’ospedale di Caserta fu commissariato per infiltrazioni camorristiche”. “A nome dell’Episcopato italiano – fa sapere il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza Episcopale Italiana – esprimo vicinanza alla Chiesa di Caserta in questo momento di dolore per la morte del vescovo Giovanni. Nel giorno della festa del patrono d’Italia (san Francesco d’Assisi), ci uniamo alla Diocesi campana porgendo sentite condoglianze ai familiari, al clero, ai religiosi e ai laici”. D’Alise, nato a Napoli il 14 gennaio 1948, era diventato Vescovo di Caserta nel maggio 2018, proveniente dalla sede vescovile di Ariano Irpino-Lacedonia (Avellino). Tante le reazioni alla morte di D’Alise, provenienti dalla società civile e dalla politica. E tanta anche la gente che si è raccolta all’esterno del Duomo, in silenzio e commossa. “Era la nostra guida morale” ha detto un fedele.