Ercolano. E’ stato trascinato nuovamente alla guida della città degli Scavi da un plebiscito di voti, circa l’80% delle preferenze espresse dagli elettori. Ma, a due settimane dalla cavalcata trionfale alle urne, il sindaco Ciro Buonajuto resta senza giunta. E senza neanche una prima indicazione da partiti e liste civiche della coalizione. Uno scenario capace di convincere il leader locale di Italia Viva a spingere sull’acceleratore per dettare agli alleati le «linee guida» della squadra di governo cittadino. Una mission cominciata a cena, con una tavolata – al posto del canonico tavolo politico – organizzata in un noto ristorante di via Vesuvio. Un incontro conviviale a cui hanno partecipato tutti gli eletti al consiglio comunale lo scorso 20 e 21 settembre: la cena a base di antipasti della casa e pizza – innaffiati da bicchieri di vino doc – si è trasformata nell’occasione per discutere della nomina degli assessori, un tema su cui il baby Renzi del Vesuviano sta lavorando ininterrottamente per scongiurare il rischio di arrivare alla prima seduta del consiglio comunale senza l’esecutivo in carica. Attualmente, tuttavia, le certezze sono ridotte all’osso. In pratica, solo all’accordo stretto con il segretario cittadino del Pd, Marco Sarracino, alla vigila della campagna elettorale: la corazzata da 10.000 voti e spiccioli porterà a casa la carica di numero due di palazzo Resina – la poltrona è già assegnata a Luigi Luciani, passato in due mesi da carnefice a braccio destro del primo cittadino – e due assessorati.
La cena politica
A invitare la maggioranza a cena è stato il sindaco Ciro Buonajuto. Un invito a cui nessuno ha saputo dire di no, ovviamente non solo per la cena offerta dal primo cittadino per brindare alla schiacciante vittoria elettorale. Secondo indiscrezioni, tra un gustoso antipasto e un pizza accompagnati da un calice di vino e la gioia per la vittoria, il sindaco ha già dettato le linee guida per il prossimo step: arrivare al primo consiglio comunale – il primo di questa nuova avventura alla guida dell’ente di corso Resina – con la giunta al completo. Una richiesta lecita per mettere in moto la macchina amministrativa, ma non assicurata dalla maggioranza attualmente alle prese con il «valzer» di incarichi. Tuttavia, all’interno del ristorante di via Vesuvio – secondo le «voci di dentro» della coalizione – si sono già dettate le linee guida della nuova amministrazione comunale, con il primo cittadino che avrebbe ribadito, ai suoi alleati, che gli assessori devono essere lo specchio dei partiti, ma soprattutto la voce dei cittadini. «Devono – avrebbe rimarcato Ciro Buonajuto – rispecchiare l’elettorato e avere le competenze adeguate per rappresentare la giunta municipale di una città che conta 55.000 abitanti».
La proclamazione
Intanto giovedì il leader locale di Iv sarà ufficialmente proclamato sindaco di Ercolano. La proclamazione avverrà nella sala consiliare del Comune e darà ufficialmente il via alla prossima squadra di governo cittadino. Mentre per ufficializzare il consiglio comunale bisognerà attendere ulteriori 20 giorni, che oltretutto saranno anche quelli decisivi per “disegnare” la giunta. «Sto aspettando le indicazioni dai partiti, i nomi scelti per ricoprire la carica di assessore – ha spiegato il primo cittadino -. Voglio competenza e qualità per la prossima giunta municipale». Dunque, la posizione del primo cittadino è assolutamente chiara. Niente rischi di arrivare al primo consiglio comunale senza la giunta, ma soprattutto una squadra competente e in grado di ricoprire il delicato ruolo dei prossimi 5 anni: guidare Ercolano e mettere in campo azioni giuste e concrete per migliorare una città che aveva trovato il riscatto dalla malavita organizzata grazie al turismo e al coraggio degli imprenditori, ma che adesso rischia di sprofondare nuovamente nel baratro a causa del Covid-19, che ha cancellato gli introiti legati proprio a questo prezioso settore».
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