Napoli. A fare scattare l’allarme è stata una comunicazione ufficiale arrivata sulla scrivania del medico competente del consiglio regionale della Campania: «C’è un onorevole positivo al Covid-19», la segnalazione capace di scatenare apprensione e fibrillazione proprio «in casa» del governatore Vincenzo De Luca, lo sceriffo con il lanciafiamme terrorizzato dalla seconda ondata della pandemia.
La notizia risale a qualche giorno fa, ma è stata tenuta sotto silenzio per non scatenare ulteriori polemiche durante la prima vera emergenza sanitaria sul territorio. Immediatamente è stata attivato l’iter per la gestione dell’emergenza sanitaria al centro direzionale con la sanificazione degli uffici e delle buvette e la mappatura di tutti i «contatti stretti» avuti dall’onorevole con i dipendenti della Regione Campania a fare data dal 22 settembre del 2020. Una caccia ai potenziali contagiati per effettuare tutte le verifiche del caso – al momento, in corso – capace di fare salire la tensione al centro direzionale, abitualmente frequentato da centinaia di lavoratori.
I «contatti stretti» rilevati durante i controlli dovranno essere sottoposti – così come previsto dalle indicazioni del comitato tecnico scientifico – a quarantena fiduciaria della durata di 14 giorni e poi a tampone naso-faringeo, al fine di consentire il rientro lavorativo in presenza.