Portici. Il Natale all’ombra della Reggia arriva a ottobre, pioggia di critiche social sul Comune: «Solo uno spreco di soldi, qui c’è il Covid-19 e i politici pensano già alle luminarie». Comincia all’insegna delle polemiche l’avvicinamento alle festività di fine anno a Portici.
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Cuomo ha deciso di avviare – dietro input del vicesindaco Fernando Farroni, fresco di sfortunata candidatura in Regione con Italia Viva – l’installazione delle luminarie già a inizio ottobre. Una decisione – arrivata proprio in concomitanza con il boom di contagi in Campania e l’ipotesi-lockdown ventilata dal governatore Vincenzo De Luca – capace di scatenare proteste e contestazioni social ai vertici di palazzo Campitelli. Accusati senza mezzi termini di pensare alle luminarie natalizie in un momento di estrema difficoltà sanitaria sul territorio.
Una valanga di critiche respinte al mittente dallo stesso Fernando Farroni: «Ho ritenuto opportuno, dopo confronto in giunta e con le associazioni dei commercianti, avviare il montaggio delle luminarie ultimare le operazioni entro l’8 dicembre – la ragione della insolita «tempistica» dettata dal Comune – Quanto all’opportunità di organizzare tutto ciò in questo periodo di emergenza sanitaria ho ritenuto e ritengo che non possiamo vivere un’esistenza da reclusi in casa. Il Coronavirus esiste e verosimilmente esisterà nei prossimi mesi: bisogna imparare a convivere con il virus, rispettando tutte le regole sanitarie senza dimenticare l’emergenza economica».
Di qui, l’idea di portare regolarmente avanti l’iniziativa «Natale a Portici…come nelle favole» con eventi e mercatini. Infine, la stoccata finale – secondo lo «stile» caro al sindaco Vincenzo Cuomo – ai contestatori: «Chi si è sentito infastidito da qualche albero illuminato a corso Umberto o a piazza San Ciro ci scuserà – la chiosa di Fernando Farroni – ma finito il montaggio sono necessarie le prove di funzionamento».
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