Torre del Greco. «Da parte nostra c’è la volontà di portare avanti un’idea di intervento per i risparmiatori della Deiulemar compagnia di navigazione. Il M5S è con voi, ora cerchiamo di convincere gli alleati di governo». è l’ultimo spot del sottosegretario all’economia Alessio Villarosa – diffuso via social dalla «delegazione di truffati-esperti» sbarcata a Roma per un nuovo incontro al Mef – relativo al dramma capace di travolgere 13.000 famiglie di risparmiatori dell’ex banca privata di Torre del Greco.
A 9 mesi di distanza dal primo impegno assunto con le vittime degli armatori-vampiri, i vertici del M5S si sono voluti «rinfrescare la memoria» su un calvario iniziato a maggio del 2012 e finora – a dispetto delle promesse a ogni tornata elettorale – rimasto senza apparente via d’uscita. «Abbiamo incontrato i risparmiatori truffati del caso Deiulemar e abbiamo sentito le loro ragioni – annunciano in una nota congiunta il sottosegretario all’economia Alessio Villarosa e il deputato Luigi Gallo, l’artefice del tracollo pentastellato all’ombra del Vesuvio -. La raccolta del risparmio può avere diverse finalità, può finanziare tanto una banca quanto una specifica impresa e per questa ragione nei confronti dei cittadini-risparmiatori è necessario che lo Stato fornisca le stesse tutele».
Parole, sempre le stesse, ripetute a cantilena da tre anni. Trascorsi senza interventi concreti: «Anche per i risparmiatori del caso Deiulemar e per tutti i casi simili è giusto accedere fondo indennizzo risparmiatori -. Il M5s è pienamente d’accordo all’iniziativa e per tale motivo servirebbe una norma primaria entro il prossimo anno che rifinanzi il Fir con le future risorse dei conti dormienti». Servirebbe, appunto. Ma quando si tratta del crac Deiulemar, i grillini dimenticano che, oggi, al governo ci sono loro.
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