Fare i tamponi solo ai sintomatici “non credo che sia una resa, potrebbe essere un necessario e temporaneo cambio di strategia. Loro sono quelli che hanno più necessità di essere diagnosticati per due motivi: il primo è che devono essere curati, il secondo è che vanno isolati perché sappiamo che hanno probabilmente le cariche virali più alte”. Lo ha detto durante la trasmissione Agorà, su Rai 3, Luca Richeldi, pneumologo del Policlinico Gemelli e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts), commentando l’allarme di un gruppo di fisici della Sapienza che ha definito una ‘resa’ l’ipotesi di riformare il contact tracing, avanzata dalle regioni. “Una persona che starnutisce, tossiche e ha febbre ha una diffusione del virus alle persone circostanti più elevata”, ha aggiunto.
CRONACA
27 ottobre 2020
Tamponi solo ai sintomatici, il Cts pensa di cambiare strategia: «Ma non è una resa»