I giudici della corte d’Appello di Roma hanno disposto il rinvio a giudizio per l’ex capo del Noe, il maggiore Giampaolo Scafarto, attuale assessore all’ambiente al Comune di Castellammare di Stabia e del colonnello dell’Arma, Alessandro Sessa, coinvolti in uno dei filoni dell’inchiesta sul caso Consip. I due erano stati prosciolti dal gip Clementina Forleo nell’ottobre del 2019. I giudici di secondo grado hanno, invece, accolto la richiesta della Procura generale fissando il processo al 9 dicembre davanti ai giudici della II sezione collegiale. Nei confronti di Scafarto l’accusa è di rivelazione del segreto, falso e depistaggio, mentre per Sessa l’accusa è di depistaggio. In serata le dichiarazioni dell’assessore: “”A seguito del rinvio a giudizio disposto oggi dalla Corte di Appello di Roma – a cui aveva fatto ricorso la Procura alla sentenza di non luogo a procedere pronunciata nei miei confronti dal gup il 3 ottobre 2019 – ho deciso di rimettere la mia carica di assessore nelle mani del Sindaco”. Così Gianpaolo Scafarto, assessore alla Sicurezza del Comune di Castellammare di Stabia. “Il mio senso di responsabilità nei confronti delle istituzioni – prosegue Scafarto – e, ancor più, il profondo rispetto che nutro verso il Sindaco, che ha puntato su di me e mi ha sempre sostenuto sin dal primo giorno, mi impongono questa scelta che effettuo a malincuore ma con la piena consapevolezza di aver svolto sempre il mio dovere con il massimo impegno e con grande senso del dovere nella città in cui sono nato e tuttora vivo con la mia famiglia. Rispetto la decisione della Corte d’Appello, che ha ritenuto che il procedimento in questione avesse bisogno di un approfondimento dibattimentale, e sono certo che saprò dimostrare l’infondatezza delle accuse nei miei confronti in fase processuale”.
CRONACA
29 ottobre 2020
Castellammare, dopo il rinvio a giudizio si dimette l’assessore Scafarto