E’ stata una quarantena lunghissima, 19 giorni di isolamento domiciliare, ma nel pomeriggio Cristiano Ronaldo ha ricevuto la notizia tanto attesa: “L’esame ha dato esito negativo, il giocatore è pertanto guarito”, comunica la Juventus. Ora il portoghese si sottoporrà alle visite mediche di rito, ma il suo obiettivo si chiama Spezia: dopo aver saltato Crotone, Dinamo Kiev, Verona e Barcellona, il 7 bianconero è pronto a rientrare. Vuole tornare a parlare in campo e mettersi alle spalle l’isolamento e quasi tre settimane di polemiche, tra post sui social e uscite infelici che hanno fatto infuriare personaggi della politica e virologi. Ronaldo era finito nell’occhio del ciclone prima ancora di risultare positivo al tampone, quando aveva “rotto” la bolla per rispondere alla chiamata della sua Nazionale.
Poi il ritorno in Italia il 14 ottobre, con tanto di botta e riposta con il Ministro per lo Sport Spadafora sulla possibile violazione del protocollo in occasione del viaggio dal Portogallo a Torino. E non è piaciuta nemmeno la sua ultima uscita su Instagram, a poche ore dal Barcellona, con Ronaldo che ha definito il tampone “bullshit”, una “scemenza”. Così è arrivata la risposta di Roberto Burioni, il virologo che con una battuta gli dava il benvenuto nella categoria e lo invitava alla partitella di calcetto contro gli oculisti. CR7 ha sofferto da casa nel vedere la sua Juve cadere sotto i colpi del Barça e del rivale Messi, ma adesso può tornare a disposizione di Pirlo: senza di lui, i bianconeri hanno vinto soltanto una delle cinque partite disputate. Intanto, però, il Coronavirus continua a spaventare la serie A, perché se da una parte Ronaldo è guarito, dall’altra sono stati riscontrati altri casi.
A Bergamo si è vissuta una vigilia particolarmente turbolenta: la conferenza del tecnico Gasperini è stata annullata, il suo collaboratore Raimondi è risultato positivo e non è partito per Crotone. E proprio tra i calabresi ha contratto il Covid-19 Molina, mentre nel Sassuolo ci sono tre casi di cui uno è un calciatore. E trema pure la Lazio, che ha diverse situazioni da valutare (Immobile e Luis Alberto tra gli altri) e attende notizie dall’ultimo giro di tamponi per capire se ci sono le condizioni per chiedere il rinvio della sfida contro il Toro, dove due giocatori non si sono ancora negativizzati. La Lega dà un bonus se una squadra ha dieci o più positivi, ma domenica prossima la formazione di Inzaghi attenderà la Juve: il presidente Lotito sta studiando le mosse.