Apple quest’anno ha deciso che nella confezione di vendita dei nuovi iPhone non sarà presente il caricabatterie, questo perché secondo l’azienda tutti possediamo un caricabatterie in casa, quindi eliminarlo dalla confezione significherebbe ridurre l’impatto ambientale. Il problema però è che nella confezione è presente un cavo usb-c, non la classica usb. Non tutti gli utenti hanno un alimentatore con la porta usb-c, questo costringe a comprare a parte un alimentatore. Ciò ha portato a numerose lamentele, poiché secondo alcuni Apple ha eliminato il caricabatterie per venderli a parte singolarmente.
D’altra parte, solo pochissime aziende stanno realmente adottando provvedimenti per rendere i propri prodotti ecosostenibili. Google è una di queste: ad esempio vende solo cover per i suoi Pixel realizzate con materiale riciclato e il nuovo Pixel 5 è realizzato al 100% con alluminio riciclato. Anche Apple tralasciando la questione del caricabatterie, negli ultimi anni ha preso seriamente la questione ambientale è riuscita a rendere il suo quartier generale totalmente alimento da fonti rinnovabili e nei nuovi iPhone il sistema MagSafe è composto da magneti riciclati. Altre aziende ,invece, come Samsung, Xiaomi e Huawei producono moltissima “spazzatura tecnologica”, fornendo in ogni confezione dei loro prodotti numerosi accessori, che spesso non vengono usati dall’utente. Inoltre non hanno firmato a differenza di altre aziende, accordi sulla riduzione delle emissioni.
ESISTE PERO’ UN’AZIENDA DIVERSA DALLE ALTRE
Negli ultimi mesi ho scoperto un’azienda diversa dalle altre di nome Fairphone che mi ha incuriosito molto. Fairphone è una azienda nata nei Paesi Bassi nel marzo 2011 che ha creato lo smartphone Android Fairphone, prodotto esclusivamente in condizioni di equità: i prodotti sono assemblati da lavoratori a cui sono garantiti diritti sindacali. In molti casi, per la costruzione di smartphone, gli operai non sono tutelati da sufficienti diritti del lavoro e diritti umani. L’azienda, inoltre, si impegna a garantire che gli oltre trenta minerali che sono utilizzati per la produzione di Fairphone, come la columbite-tantalite, il cobalto, lo stagno, non provengono da miniere controllate da chi ha interessi nella guerra civile nel Congo orientale. In questo modo Fairphone evita che i ricavi delle miniere vengano impiegati per l’acquisto di armi nel conflitto iniziato nell’aprile del 2012 in Congo.
LA MIA ESPERIENZA
Di recente ho voluto provare il loro ultimo modello il Fairphone 3+. Questo telefono come le precedenti versioni è composto da 40% di plastica riciclata ed ha un design modulare, ciò significa che i componenti al suo interno possono essere aggiornati nel tempo (infatti la versione 3+ è semplicemente il modello precedente al quale sono sati aggiornati i moduli della fotocamera). Questo design innovativo ha infatti permesso ai possessori di un Fairphone 3 di aggiornare con circa 50 euro il proprio telefono al “modello successivo”. Lo smartphone inoltre presenta una batteria rimovibile e nella confezione è presente solo lo smartphone con un giravite per permettere all’utente di riparare negli anni il proprio dispositivo, infatti il telefono è garantito per 5 anni, anche di aggiornamenti software.
Provandolo per circa due settimane, non ho notato molte differenze con altri telefoni Android della stessa fascia di prezzo, anche se per le sue specifiche tecniche il prezzo (di poco superiore ai 400 euro) è abbastanza elevato. D’altra parte, però è un telefono progettato per durare ben 5 anni ed è eticamente corretto ed quasi totalmente ecosostenibile, quindi il prezzo è pianamente giustificato.
Quando ho fatto il reso del telefono ho avuto modo di “intervistare” un po’ il ragazzo che mi ha offerto assistenza. Mi ha spiegato che la sede principale (ed unica) dell’azienda è interamente alimentata a pannelli solari e che l’azienda nel corso degli anni ha rifiutato le offerte di acquisizione da parte di diverse aziende e che hanno stretto una sola partnership con una compagnia telefonica (Vodafone) e solamente l’anno scorso. Secondo l’azienda olandese sono veramente poche le compagnie telefoniche europee che si occupano realmente del cambiamento climatico e del loro impatto ambientale.
Fairphone è una azienda a molti sconosciuta ma che ha dimostrato (in modo quasi estremo, si potrebbe dire) che realizzare prodotti ecosostenibili è possibile. Ora resta alle altre aziende adeguarsi a rendere i propri prodotti sostenibili e a diminuire il proprio impatto.