Il neopresidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden ha promesso che una delle prime azione della sua presidenza sarà far rientrare il suo paese nell’ accordo sul clima di Parigi e di rimediare ai quattro anni persi dal suo predecessore. Questa notizia arriva al momento giusto, infatti, il colosso americano delle vendite online Amazon, ha deciso di adottare per i prossimi anni una nuova strategia per la consegna dei pacchi e la riduzione delle emissioni.
Una buona parte delle emissioni nell’atmosfera proviene dai gas di scarico delle auto, soprattutto dai cosiddetti “ecomostri” ossia i camion e tir di trasporto merci. I pacchi spediti da Amazon, da soli rappresentano quasi l’8% dei prodotti che vengono trasportati quotidianamente negli Stati Uniti. Amazon nel 2018 presentò il suo piano di ecosostenibilità: usare camion elettrici per trasportare i pacchi nelle città, in grande scala. Sembrava un’idea impossibile ed invece nelle settimane scorse l’azienda di Bezos, ha presentato i “Prime Van”, dei camion 100% elettrici per trasportare i pacchi dell’azienda.
I primi 10.000 Prime Van inizieranno a circolare nel 2021 negli Stati Uniti. L’azienda ha promesso che arriveranno entro il 2030 a 100.000 camion, cercando di includere quanti più paesi è possibile anche nell’unione europea. Amazon ha collaborato con la Rivian per la realizzazione di questi camion. ll CEO di Rivian, RJ Scaringe, ha inoltre spiegato: “Il veicolo che abbiamo sviluppato con Amazon non è solo elettrico. Abbiamo dato la priorità alla sicurezza e alla funzionalità per crearne uno che fosse ottimizzato per la consegna dei pacchi”. Il nuovo veicolo elettrico è pieno di funzionalità che riguardano la sicurezza, navigazione e design. Tra le tante caratteristiche ci sono numerosi sensori e telecamere esterne montate sul veicolo. C’è inoltre l’integrazione per Alexa per accedere alle milioni di informazioni che può fornire in tempo reale, per garantire la massima efficienza. Dei nuovi camion però non è stata dichiarata l’autonomia e non si sa se Amazon ha intenzione di venderli anche ad altre aziende o di lasciare il progetto interno.
C’è un’altra azienda statunitense che però punta ancora più in alto, la Nikola. Nikola è nata formalmente nel 2016 con l’obiettivo di produrre tir elettrici e ad idrogeno. Negli anni successii ha mostrato dei concept, ma solo a metà di quest’anno è arrivato il primo prototipo: Un tir in grado di compiere 100km con un pieno sfruttando un motore elettrico alimentato però ad idrogeno. Si tratta ancora di un prototipo e non verrà commercializzato, visto che l’azienda fa fatica ad emergere in un mercato in cui le auto termiche dominano ancora il settore dei trasporti pesanti.
NEL FRATTEMPO, VOLKSWAGEN HA DECISO DI FARE UN ESPERIMENTO
L’azienda tedesca ha firmato un accordo con il governo greco: un progetto innovativo e azzardato che farà dell’isola greca di Stampalia un modello di mobilità ecosostenibile.
Tutti i mezzi di trasporto saranno completamente elettrici ed attivo tutto l’anno, con l’energia prodotta da fonti rinnovabili. L’isola è di circa 100 chilometri quadrati e si trova nella parte meridionale del Mar Egeo, con una popolazione di circa 1.300 persone e circa 72.000 turisti ogni anno. Attualmente il trasporto pubblico è molto limitato e interamente alimentato da fonti fossili.
La Wolkswagen ha progettato un modello ecosostenibile basato sullo sharing di veicoli o il ride sharing, contribuendo a ridurre ed ottimizzare il traffico. L’energia invece sarà prodotta principalmente da fonti rinnovabili locali, quindi attraverso le tecnologie solare ed eolica. Il Primo Ministro greco ha affermato: “Credo fortemente nelle collaborazioni. I governi non possono fare tutto da soli e il settore privato non è la risposta a ogni domanda. Ecco perché questo progetto ambizioso è il risultato di una stretta collaborazione tra lo Stato greco e il Gruppo Volkswagen”. Successivamente continua spiegando il perché proprio l’azienda tedesca aggiungendo: ”Un leader nell’industria automobilistica che ha l’obiettivo di rendere l’intera azienda carbon free entro il 2050 si troverà bene ad unire le forze con una Nazione europea in piena trasformazione”.
Non c’è dubbio che il futuro della mobilità dovrà essere elettrico, il trasporto alimentato fossile non è più sostenibile, anche i privati lo stanno capendo, infatti il mese di ottobre è stato il primo mese in assoluto in cui le auro ibride ed elettriche hanno venduto al pari delle termiche, una grande svolta sta iniziando.