Torre del Greco. Il day after la pesante sconfitta della Turris con il Potenza tiene banco la querelle a colpi di comunicati tra il sindaco Giovanni Palomba e il patron corallino Antonio Colantonio sulla convenzione per la gestione dello stadio Amerigo Liguori. Ma a tenere banco tra gli abitanti degli stabili a ridosso dell’impianto comunale è la trasformazione dell’area a ridosso degli vecchi spogliatoi in una sorta di «parcheggio privato» per i calciatori e i tesserati della società guidata dal «signore dell’alluminio». In occasione di ogni gara della Turris, sia interna sia esterna, la zona in prossimità della tribuna – recintata e chiusa da un cancello – viene puntualmente invasa da una ventina di auto, con buona pace delle elementari norme di sicurezza. Il tutto a dispetto dell’ingente numero di forze dell’ordine – sia i vigili urbani chiamata a «regolare» la viabilità a ridosso dello stadio sia gli agenti di polizia deputati all’ordine pubblico – messe in campo a ogni incontro, a dispetto dell’assenza dei tifosi «tagliati fuori» dal dpcm varato dal governo per contrastare la diffusione del Covid-19. «Abbiamo segnalato in varie occasioni i pericoli provocati dalla sosta dei veicoli, a volte perfino notturna, all’interno dello stadio comunale – denunciano gli abitanti del quartiere «affacciato» sull’impianto sportivo – Ma nessuno, fino a oggi, si è mai preoccupato di procedere a una puntuale verifica anche a salvaguardia della pubblica e privata sicurezza». E intanto il sindaco e il patron dei corallini continuano a litigare per i 40.000 euro di canone – in pratica, meno di 3.500 euro al mese – fissato dall’amministrazione comunale per concedere alla Turris la gestione dello stadio Amerigo Liguori.
SPORT
9 novembre 2020
Turris, presidente e sindaco litigano sullo stadio. E il Liguori diventa «parcheggio privato» sotto gli occhi della polizia