«Avevo affidato mia madre alle cure di quella struttura perché lavorando non potevo assisterla tutto il giorno, e poi, poiché si trovava a Torre Annunziata potevo farle visita più spesso. Ma dopo tre giorni che sono andata a trovarla l’ho trovata in una condizione assurda». Comincia così la testimonianza di una donna che dice di aver «strappato mia madre a quella casa prima che fosse troppo tardi». La storia parte un anno fa: l’anziana donna ha 78 anni e le viene diagnosticata una demenza senile. Sua figlia è l’unica che può prendersene cura ma lavora a Napoli e non può lasciarla da sola. Prova qualche mese con una badante ma l’assistenza diventa difficile perché la donna si rifiuta di prendere le medicine, così la decisione di affidarla ad una struttura. La figlia M.L. (preferisce mantenere l’anonimato) si informa e le viene consigliata la struttura dell’associazione vincenziana perché affidabile. Paga una retta mensile di 750 euro ma dopo qualche giorno che si reca nella casa trova sua madre in una situazione di abbandono. «Era sporca, non le avevano fatto la doccia, non mangiava da due giorni e ancora peggio, era allettata quando invece mia madre a casa camminava autonomamente – continua – mi hanno detto che era colpa della sua patologia. Ho deciso di riportarla a casa, oggi è assistita da una infermiera e mia madre sta bene: per riprendersi da quel breve soggiorno ci ha messo due settimane. Non mi meraviglio di quello che sta accadendo». (gs)
CRONACA
10 novembre 2020
Rsa di Torre Annunziata, il racconto choc: «Avevo affidato mia madre alle loro cure l’anno scorso, l’ho portata via subito»