Castellammare. Il nome che ha dato al gruppo WhatsApp che condivide con i suoi collaboratori è emblematico: gli acchiappacovid. Antonio Coppola è il responsabile dell’emergenza anti coronavirus nelle Rsa dell’Asl Napoli 3 Sud.
Dottore, la situazione appare seria anche perché gli anziani sono i più esposti davanti a questo virus.
«Certo ci sono diversi focolai nelle Rsa, ma questi emergono grazie all’attività di screening che fa la mia unità. Andiamo una volta a settimana a effettuare tamponi a tutti».
Più controlli, più tamponi, più positivi?
«Esattamente. Ma significa anche intervenire subito quando ci sono situazioni critiche. Deve pensare che di Rsa accreditate in tutti i 13 distrettti ce ne sono 8, mentre le case di riposo sono innumerevoli»
Poi ci sono casi come quelli di Torre Annunziata.
«Quella è una situazione appena disinnescata. Sei ospiti sono stati portati al Covid residence a Saviano, una al Maresca di Torre del Greco e un’altra a Boscotrecase. Ma quella, chiariamoci, non è una Rsa. Al limite potrebbe essere inquadrata come struttura sociale. Noi non ne sappiamo nulla».
La situazione era terribile quando siete entrati.
«Al primo accesso, la situazione era drammatica. Abbiamo trovato una specie di badante che si prendeva cura di queste signore. Abbiamo temuto il peggio»
Situazione diversa, quella invece della Rsa di Pimonte. Dove, però, ci sono stati due decessi.
«Per quanto si tratti di una struttura con criticità note, la Rsa di Pimonte ha una sua organizzazione, anche con un controllo medico apparentemente ben organizzato e strutturato».
Intanto c’è il primo decesso, ieri, anche a Torre del Greco.
«Villa del Sole a Torre del Greco è una struttura molto organizzata nonostante i 35 positivi. I pazienti vivono una situazione dignitosa».
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