“A Napoli i colleghi sono in trincea non ce la fanno piu’. Qualche misura va fatta, innanzitutto limitando ulteriormente la circolazione e poi rinforzando gli ospedali, eventualmente prevedendo mobilita’ di personale da una provincia all’altra. Credo che in futuro vedremo mobilita’ di medici e infermieri da una regione all’altra. Alcune, infatti,sono sempre piu’ sfornite, perche’ molti infermieri e medici si stanno contagiando’. Cosi’ Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, sottolineando che De Luca puo’ chiudere Napoli: ‘gli strumenti normativi ci sono gia”. ‘Napoli non e’ Avellino e presenta tutta una serie di rischi importanti per cui va fatto un lockdown per evitare le scene di affollamento ed assembramenti sul lungomare e nello stesso tempo per dare fiato agli ospedali, in cui succedono cose incredibili,con persone assistite con l’ossigeno nelle loro macchine, scene da guerra. Questo non deve succedere in una zona gialla. Se none’ questa una zona rossa cosa si intende per zona rossa?’.Questo, tuttavia, ha sottolineato, non vale solo per il capoluogo campano: ‘alcune aree metropolitane di Regioni in zon agialla sono gia’ per me zona rossa’. Ci sono ‘alcune aree metropolitane in cui gli ospedali e i pronto soccorso sono totalmente intasati e non riusciamo a curare ne’ pazienti Covid ne’ quelle non Covid’. Questo vale ‘anche per Napoli, ma non solo’.
CRONACA
12 novembre 2020
Ricciardi: “Negli ospedali di Napoli scene di guerra, intervenire subito”