Scafati. Pronto il ricorso del Comune di Scafati contro la sentenza del Tar Salerno che ha detto si al centro commerciale nella ex Papiro Sud della famiglia Scarlato. Sarà depositato lunedi mattina dal consulente legale di Palazzo Mayer, l’avvocato Raffaele Marciano, l’atto con il quale l’amministrazione guidata da Cristoforo Salvati intende opporsi alla riconversione dell’area industriale in via Madonnelle. “Impugneremo, dinanzi alle competenti autorità, la suddetta sentenza che si ritiene ingiusta ed illegittima oltre che fortemente viziata nel merito” fa sapere il sindaco Cristoforo Salvati. Il progetto di riconversione affonda le radici nel corso dell’amministrazione Aliberti, fortemente contraria, mentre oggi la famiglia Scarlato, a cui fa capo la società Ambiente ed Energia srl, è stata politicamente sostenitrice di questa amministrazione. Tant’è che l’assessore a Commercio e Attività Produttive, Alfonso di Massa, è a loro vicino. “Quanto alla posizione dell’attuale amministrazione, circa l’insediamento di un Centro Commerciale sul territorio scafatese, è di contrarietà vista l’attuale crisi del commercio locale aggravatasi a causa della pandemia – ribadisce Salvati – Tale posizione è in linea con quanto da me affermato in campagna elettorale per le amministrative del 2019 quando si utilizzava, strumentalmente, lo spettro del centro commerciale del consorzio “Investire Futuro”, per delegittimare la mia candidatura. Oggi, come allora, non difendo gli interessi di nessuno ma solo del nostro ente e della nostra città”. In città intanto si è aperto un dibattito sulla necessità, ed opportunità, di aprire un tavolo di confronto con gli investitori e imprenditori. Del resto anche la “Consulta degli imprenditori” era stata promessa in campagna elettorale, ed è oggi un impegno che lo stesso Di Massa avrebbe intenzione di portare avanti. “Bisogna aprire un tavolo permanente di confronto e ascolto con tutta l’imprenditoria locale – interviene dall’opposizione Giuseppe Sarconio – In consiglio comunale hanno dato il via libera a nuove cubature come nel caso del complesso industriale conserviero de “La Regina”, Dunque l’indirizzo madre espresso in assise è dare priorità allo sviluppo, e ora sono chiamati a perseguire lo stesso metro di giudizio e misura per tutti gli altri, ancora di più se si parla di una invarianza sul carico urbanistico”. Secondo Sarconio l’amministrazione userebbe due pesi e due misure. “Chiediamo pubblicamente di sapere se l’amministrazione ha aperto un confronto con gli Scarlato e se è vero che il gruppo Scarlato, a cui dicono no a priori, cederebbe il 25% dell’area e addirittura diminuirebbe addirittura le cubature esistenti”. Infine la stoccata all’indirizzo di Di Massa. “Visto che si riavvia un contenzioso con un imprenditore, saremmo curiosi di capire l’assessore alle attività produttive e l’assessore al contenzioso, cosa ne pensano, ci siete? Battete un colpo”. La decisione di ricorrere contro la sentenza non è stata concertata neanche in maggioranza.
CRONACA
15 novembre 2020
Scafati, battaglia legale per l’ex cartiera: pronto il ricorso del Comune