Il ribaltone nel comando dei vigili di San Giuseppe Vesuviano è arrivato qualche giorno fa, quando il sindaco Vincenzo Catapano ha firmato il decreto di nomina per l’assegnazione dell’incarico di responsabile del servizio di vigilanza a Fabrizio Palladino, l’ufficiale a cui il primo cittadino aveva «dichiarato» guerra negli anni scorsi, negandogli di assumere l’incarico di capo del comando vigili. Un cambio che non è passato inosservato, soprattutto per chi – all’interno del municipio di piazza Elena d’Aosta – ha seguito la lunga vicenda, condita da un’inchiesta affidata dalla procura di Nola, che ha riguardato l’ex comandante arrivato a gennaio 2018 da Sant’Anastasia. Palladino che fino a qualche giorno fa aveva assunto l’incarico di responsabile del servizio alle attività produttive del Comune prende il posto di Raffaele Tortora, spostato proprio nel settore che era stato di Palladino.
Le denunce e l’inchiesta
La nomina del nuovo comandante dei vigili urbani di San Giuseppe Vesuviano mette fine a una «guerra interna» durata oltre due anni. Palladino avrebbe dovuto assumere l’incarico nel gennaio 2018 dopo aver vinto un concorso bandito dall’Ente nei mesi precedenti. Ma al momento di rivestire i gradi di comandante, la firma sul decreto di nomina dell’incarico da parte del sindaco non è mai arrivata. Da quel momento si sono innescati ricorsi e guerre in tribunale, fino alla richiesta di rinvio a giudizio per il primo cittadino di inizio ottobre scorso. Giorni fa il colpo di scena, il ribaltone nel comando vigili. Palladino alla guida della municipale, Tortora alle attività produttive. Mentre in città c’è chi si interroga sui motivi che abbiano portato il sindaco a cambiare idea rispetto alla gestione del servizio della polizia municipale, c’è anche chi ha fatto notare che i decreti siano arrivati nei giorni in cui lo stesso capo dell’Ente di piazza Elena d’Aosta aveva dovuto fare i conti con la multa per aver scattato delle foto nella sala consiliare con una coppia di sposi senza l’utilizzo della mascherina. Gli fu notificata dai vigili, ancora sotto la guida di Tortora.
In consiglio
Intanto oggi si torna in consiglio comunale, all’ordine del giorno gli atti sull’approvazione del bilancio di previsione. Una convocazione «forzata» per certi versi, visto che l’amministrazione si ritroverà costretta a discutere dei conti dell’Ente dopo la diffida da parte del prefetto e il rischio di scioglimento del consiglio se i politici non si fossero riuniti entro i 20 giorni dall’arrivo della nota. Critiche le forze di minoranza che hanno spiegato quanto difficili siano le condizioni di cassa dell’Ente. «Approviamo a novembre un bilancio di previsione per l’anno 2020, ad anno già terminato».