Torre del Greco. La maggioranza guidata dal sindaco Giovanni Palomba si spacca sulla trasformazione del mercato ortofrutticolo di viale Sardegna in un «centro di servizi» per il settore rifiuti. E la delibera caldeggiata dal dirigente all’ambiente Claudia Sacco rischia di non arrivare in consiglio comunale entro il 31 dicembre, termine ultimo per partecipare a un apposito bando promosso dalla Città Metropolitana. Non a caso, il primo cittadino – costantemente «allineato» alle indicazioni della geologa promossa a «super-esperta» in nettezza urbana – ha convocato due riunioni nel giro di pochi giorni per convincere gli alleati sulla necessità di approvare in tutta fretta il progetto licenziato dalla giunta a metà giugno.
Un progetto varato all’indomani del sequestro di parte dell’area dell’ex ecopunto di viale Sardegna – area utilizzata per il trasbordo dei rifiuti tra i camion della ditta Buttol – e destinato a cancellare lo storico mercato ortofrutticolo, con lo «sfratto» di sette operatori del settore: «Non possiamo rinunciare a un immobile comunale così importante senza avere prima acquisito tutti i necessari pareri», l’obiezione sollevata dal politico-ultrà Pasquale Brancaccio e dal soldato Luigi Caldarola. «L’area di viale Sardegna è strategica per l’amministrazione comunale – sottolineano i due esponenti della lista civica Il Cittadino -. Avviare una procedura del genere a scatola chiusa potrebbe comportare solo inutili e dannose perdite di tempo. In fondo, tutti i servizi immaginati all’interno del progetto sono già garantiti dal Comune. Se poi il fine ultimo è realizzare un’isola ecologica, allora sicuro non condividiamo l’idea».
Una posizione condivisa da Annalaura Guarino, perplessa davanti all’ipotesi di rinunciare a un immobile comunale così importante senza alcuna certezza sulla fattibilità del progetto. «Non possiamo correre rischi di sorta solo per risolvere il “problema” alla ditta Buttol: bisogna andare con i piedi di piombo», il monito della pasionaria dei rifiuti Carmela Pomposo. Senza dimenticare il rischio di trasformare viale Sardegna in un crocevia dei rifiuti. Insomma, il via libera al «centro di servizi» non sembra scontata. Uno scenario davanti a cui il sindaco fa spallucce: «In occasione di ogni provvedimento importante si registrano fibrillazioni in maggioranza – ricorda Giovanni Palomba -. Ma, alla fine, conta il voto in consiglio comunale. E fino a oggi non ci sono stati passi falsi».
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