Torre del Greco. La legge di bilancio sbarca alla camera dei deputati e l’onorevole grillino Luigi Gallo lancia l’ennesimo spot sul crac Deiulemar. Finalizzato – come accaduto decine di volte durante gli ultimi 8 anni – a gettare fumo negli occhi dei 13.000 risparmiatori già ingannati dagli armatori-vampiri: «Garantiamo l’impegno a inserire nella legge di bilancio – la promessa social dell’ex docente-precario dell’istituto superiore Cristoforo Colombo da 7 anni seduto tra i banchi del parlamento, senza sostanziali benefici per la quarta città della Campania – una norma per garantire rimborsi e risarcimenti ai risparmiatori della nostra città traditi dalla Deiulemar compagnia di navigazione. Devono essere risarciti allo stesso modo in cui sono stati risarciti i risparmiatori truffati dalla banche». Parole capaci di suscitare entusiasmo e illusioni tra i restanti sostenitori del M5S all’ombra del Vesuvio.
Gli spot sulla disgrazia
D’altronde, Luigi Gallo – capace di perdere, attraverso la scellerata decisione di puntare sullo sconosciuto Luigi Sanguigno, le elezioni comunali del 2018 – ha sempre cavalcato la «tigre» del crac Deiulemar, riuscendo a irretire le vittime dei rampolli delle tre famiglie Della Gatta-Iuliano-Lembo. L’ultima «uscita» sul tema risale alla scorsa estate, quando l’ingegnere di Sant’Antonio presentò un’interrogazione al ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri. Una interrogazione generica – priva di qualsiasi suggerimento per individuare una strada in grado di aiutare i creditori a recuperare i soldi investiti nei «bond» dell’ex colosso armatoriale di via Tironi – finita presto nel dimenticatoio. Così come il «jolly» giocato lo scorso inverno, quando Luigi Gallo si fece promotore di un incontro con il sottosegretario Alessio Villarosa in merito alla possibilità di considerare la compagnia di navigazione alla stregua degli istituti di credito falliti. Un obiettivo fino a oggi mancato, al punto da richiedere un nuovo spot in vista della legge di bilancio.
I truffati-creduloni
Ma chi ha creduto agli armatori-vampiri – a cui è stata affidata la gestione di centinaia di milioni di euro – non ha perso, evidentemente, il vizietto di credere alle favole. Così in rete subito è scoppiato l’entusiasmo tra i sedicenti paladini degli obbligazionisti: «Grazie a Luigi Gallo e al M5S, sapremo ricambiare al momento opportuno», l’impegno dei simpatizzanti-grillini. Rimasti, tuttavia, in minoranza. «A oggi non hanno realizzato nulla di quanto promesso – la risposta della maggioranza -. Dalla commissione di inchiesta al fondo per gli obbligazionisti fino alla riforma della giustizia non si è andati al di là delle chiacchiere».
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