Portici. Si sgretola il Pd della città della Reggia come un muro malridotto lasciato alle intemperie, con i suoi pezzi che si staccano e cadono al suolo. Anzi, in questo caso, in un unico calderone: il gruppo misto, verosimilmente per lanciare la sfida al sindaco Enzo Cuomo in caso di nuove elezioni.
Il primo a scaricare lo schieramento di punta del sindaco è stato proprio il consigliere comunale più votato nel 2017, Davide Borrelli, pronto a entrare nel gruppo misto. A seguire Enzo Ruffino, consigliere comunale – a questo punto ex Pd – già al momento del debutto in aula critico nei confronti del Cuomo-tris. Chiari segnali di malcontento sfociati nell’addio al Pd per formare un proprio gruppo destinato a diventare base d’appoggio per la prossima tornata elettorale. Il nome è Portici Unita e ha richiamato, tra gli altri, l’interesse di altri due consiglieri comunali che dovrebbero ufficializzare il «cambio di casacca» già nelle prossime ore.
Ma l’emorragia del Pd non si ferma qui perché altri problemi, invece, riguardano Melania Capasso, presidente della commissione assetto del territorio, sfiduciata dalla presidenza dagli altri componenti della commissione che ha presieduto per circa tre anni. La scelta sarebbe derivata da una inadempienza da parte di Melania Capasso. L’unico colpo di scena in favore del Pd arriva dal socialista Lello Di Bartolomeo che è entrato tra le file dei democrat di palazzo Campielli.
Tuttavia, questo è sicuramente un chiaro segnale di una maggioranza che diventa sempre più debole sopratutto dopo i malumori della peggiore seduta del consiglio comunale di sempre, quella di fine novembre in cui si è votato il Bilancio e dove sono volati gli stracci. Quelli lanciati proprio da sindaco verso la sua stessa maggioranza, accusata di silenzio durante gli attacchi dell’opposizione.
E adesso è proprio l’opposizione a rivelare come ci siano palesi contrasti tra il sindaco e i suoi alleati – in particolare proprio quelli del Pd, o meglio ex – e come neanche il segretario cittadino Riccardo Zaccaro sia riuscito a tenere le file del colosso d’argilla del centrosinistra. «A Portici va in scena il gioco della poltrone – attacca la minoranza in un documento congiunto rivolto alla cittadinanza – niente politica, niente idea di città, è arrivata la resa dei conti».