SORRENTO – Chiuso a Sorrento, per mancanza di medici anestesisti, il reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Maria della Misericordia; e con lo stop si ferma anche l’attività chirurgica, non solo dell’ospedale di Sorrento ma anche di quello di Vico Equense, il De Luca e Rossano, unica deroga quella dei casi urgenti. Inascoltate le richieste ai vertici dell’Asl Napoli 3-Sud avanzate dalla responsabile dell’unità operativa, Matilde De Falco. Quello della carenza di personale è un problema che si trascina da anni, esploso in tutta la sua gravità nel momento in cui la dottoressa ha inviato una nota al direttore sanitario degli Ospedali Riuniti della Penisola Sorrentina ed ai vertici Asl.
“La attuale contingenza di assoluta inadeguatezza nella dotazione di risorse professionali – scrive nel documento – non consente l’ articolazione dei turni dei medici anestesisti rianimatori per le esigenze minime di funzionamento delle postazioni di urgenza/emergenza presso il presidio di Vico Equense, nonché presso il reparto di Rianimazione ed il presidio di Sorrento”.
Del resto sono già sospesi da ottobre interventi chirurgici, ortopedici, otorinolaringoiatrici non urgenti, ma necessari e non più rinviabili per curare patologie comunque molto gravose per i pazienti che attendono in lista da agosto. Il Tribunale del malato della Costiera ha annunciato l’intenzione di presentare una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Il presidente, Giuseppe Staiano, ha diffuso una nota con la quale attacca i vertici della sanità pubblica e gli amministratori locali. “Gli ultimi due degenti Covid ricoverati sono passati a miglior vita ed a tutti gli effetti da ieri la Rianimazione chiude i battenti – si legge -. Siamo indignati perché la carenza di personale la stiamo denunciando da anni”.