Anna Fiengo è un medico in trincea. Una dottoressa di Ercolano, una fisioterapista che lavora alla riabilitazione geriatrica nella Rsa del Frullone, a Napoli: una delle poche strutture per anziani in tutta Italia nella quale non si sono registrati decessi per Covid. Ieri, assieme ad altri 19 colleghi, è stata tra i primi operatori sanitari italiani ai quali è stato iniettato il vaccino che dovrebbe spazzare via la pandemia.
Che emozione ha provato dottoressa?
«E’ difficile descriverlo a parole. Mi sono sentita protagonista della storia. A iniettarmi il vaccino è stato un mio collega. E’ stato bravissimo».
Eppure ci sono tante persone che mettono in dubbio l’efficacia del vaccino
«Io credo fortemente nella democrazia. Ma oggi è questa l’unica soluzione. La storia ci insegna che di vaccino non è mai morto nessuno, di Covid, invece, sono morte oltre un milione di persone in tutto il mondo».
Perché ha deciso di vaccinarsi?
«Perché è la cosa giusta da fare. Perché dobbiamo tutelare anche i nostri pazienti e perché occorre scuotere le coscienze in questo momento».
Negli ultimi mesi avete combattuto contro la pandemia e siete diventati un’eccellenza: pochi contagi e zero morti. Come avete fatto?
«Gran parte del merito va alla dirigente della struttura, la dottoressa Graziella Milan che ha messo in campo rigidi protocolli anti-contagio. Essere responsabili è importante. Solo così si può salvaguardare la propria salute e quella dei nostri pazienti».