Torre del Greco. Da semplice consigliere comunale a «ispettore della Nu». Rigorosamente fai-da-te. Si arricchisce di un nuovo capitolo il calvario-rifiuti all’ombra del Vesuvio, dove è destinata a finire sotto i riflettori la «visita» del capo dell’assise Gaetano Frulio – accompagnato da una troupe giornalistica e dalla collega Luisa Liguoro, presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Torre Annunziata all’interno del cantiere della ditta Buttol di viale Europa.
Una «ispezione» annunciata con meno di 24 ore di anticipo- manco fosse un vero e proprio mandato da «autorità giudiziaria » di palazzo Baronale – attraverso una pec inviata alla dirigente del settore ambiente Claudia e finalizzata a «verificare l’adeguatezza del cantiere di igiene urbana, alla luce delle difficoltà lamentate dagli operatori della Nu nell’utilizzo dei locali».
Una missiva conclusa con l’invito diretto a Claudia Sacco – assessore alle politiche sociali al tempo in cui Gaetano Frulio era esponente-ribelle della maggioranza guidata dal sindaco Gennaro Malinconico – a partecipare alle verifiche, invito puntualmente disatteso dalla dirigente all’ambiente. Così, all’arrivo di politici e telecamere in viale Europa, gli animi – complice la presenza dell’ex assessore Francesco Balestrieri, oggi azionista della ditta Buttol – si sono subito accesi: Gaetano Frulio avrebbe provato a mettere il naso tra i rifiuti, ricevendo una serie di piccate repliche – in aiuto alla memoria, per utilizzare un linguaggio giudiziario – in merito alla «storia » del settore Nu a Torre del Greco. Solo l’intervento del direttore generale della ditta Buttol – pronto a invitare il presidente del consiglio comunale a utilizzare strumenti politici e non gestionali per i controlli del caso – ha riportato la calma in viale Europa.
Ma il blitz a sorpresa a 24 ore dalla crisi aperta dall’azzeramento della giunta targata Giovanni Palomba sembra destinato a sicure ripercussioni.
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