• Metropolis
  • Contatti
  • Redazione
  • Metropolis
  • Contatti
  • Redazione
Metropolisweb
  • Home
  • Giornale
  • Radio
  • Rubriche
  • Young
  • Login
  • Home
  • Giornale
  • Radio
  • Rubriche
  • Young
  • Login
Ritardi Pfizer, il Governo rivede il piano vaccini. Le Regioni chiedono garanzie
CRONACA
19 gennaio 2021
Ritardi Pfizer, il Governo rivede il piano vaccini. Le Regioni chiedono garanzie
Redazione

Rivedere la distribuzione dei vaccini, rimodulando le consegne in modo che nessuna regione resti senza dosi e possa procedere con i richiami. A meno di 20 giorni dall’inizio della campagna vaccinale, il governo è già costretto a rimettere mano al piano presentato a inizio dicembre in Parlamento dal ministro della Salute Roberto Speranza per rispondere ai ritardi nelle consegne decisi unilateralmente da Pfizer. Una decisione necessaria visto che la casa farmaceutica americana non ha dato alcuna garanzia concreta che dalla settimana prossima si torni alla normalità, limitandosi a promettere in un comunicato stampa che si riprenderà con il “calendario iniziale di distribuzione all’Ue a partire dalla settimana del 25 gennaio”.

Non solo. Al taglio di 165mila dosi annunciato venerdì – che ha ridotto del 29% le consegne al nostro paese per questa settimana, passate da 562.770 dosi a 397.800 – Pfizer ha fatto sapere solo alle 17 di lunedì, quando le fiale di vaccino sarebbero già dovute essere in Italia, che avrebbe ritardato ulteriormente la distribuzione, portando a destinazione la maggior parte delle dosi, poco più di 241mila, solo mercoledì.

Ma secondo l’Agenzia europea dei medicinali (Ema), disguidi e ritardi si devono al fatto che l’azienda sta cercando di aumentare la produzione e, a fronte dei molti ordini ricevuti, non ha avuto la possibilità di fare scorte di materie prime. Un nuovo intoppo che rischia non solo di far slittare la campagna vaccinale di diverse settimane ma anche di creare più di qualche problema nella somministrazione della seconda dosa per i richiami, prevista 21 giorni dopo la prima.

L’incontro tra il governo, con i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza e il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, e le Regioni, ha dunque l’obiettivo primario di evitare che vengano vanificati gli sforzi fatti finora, garantendo al milione e 200mila italiani che hanno già fatto il vaccino di poter fare anche il richiamo. L’ipotesi di un ‘meccanismo di solidarietà’ tra regioni – chi ha conservato più dosi ne cederebbe una parte a quelle che hanno somministrato di più senza tenere le scorte, la Campania e il Veneto su tutte – resta ancora in piedi, anche se tra i governatori una linea comune non c’è, con le regioni più virtuose che fanno resistenza e non accettano di essere penalizzate per aver rispettato le indicazioni date dallo stesso governo. In quella direzione sembrerebbe invece andare la proposta di Luca Zaia in base alla quale le seconde dosi devono essere “garantite da un magazzino nazionale”. Tutti però chiedono garanzie, come ribadisce il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini: le riduzioni “siano solo temporanee”. E che sia il governo a decidere dove devono andare i vaccini, non Pfizer.

Per questo l’ipotesi più concreta è di rivedere il piano della distribuzione in modo che siano gli uffici del Commissario a stabilire la rimodulazione delle quantità e dei luoghi di consegna. Garantendo in maniera equa, sulla base dei criteri già definiti, meno dosi ma per tutti. Intanto, dopo Arcuri, anche il direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini ha criticato le decisioni di Pfizer. “E’ un ritardo molto preoccupante” anche perché “è stato comunicato tutto all’ultimo minuto”.

Magrini sottolinea comunque che “se si tratta di un ritardo di una sola settimana le conseguenze potrebbero non essere così gravi”. I ritardi nelle consegne un risultato, negativo, lo hanno comunque già prodotto: lo slittamento di almeno due settimane dell’inizio della campagna di vaccinazione per gli over 80 e dei 400mila pazienti oncologici, ematologici e cardiologici. Il Lazio, dopo le prime dosi somministrate ieri, ha fissato l’apertura al primo febbraio, il Piemonte al 30 gennaio mentre la Puglia non aprirà le prenotazioni fino a quando non sarà fatta chiarezza.

Juve Stabia, Caldore squalificato. Una maglia per due
SPORT
Juve Stabia, Caldore squalificato. Una maglia per due
Michele Imparato 
4 febbraio 2023
La partita col Crotone ha lasciato diversi spunti di riflessione. La Juve Stabia è uscita sconfitta sul campo ma nell’orgoglio, sicuramente, ha acquis...
this is a test
Castellammare. Bancarotta Terme, chiesto il processo per l’ex sindaco e 10 manager
CRONACA
Castellammare. Bancarotta Terme, chiesto il processo per l’ex sindaco e 10 manager
Tiziano Valle 
4 febbraio 2023
Bancarotta fraudolenta della Terme di Stabia spa, la Procura ha chiesto il processo per l’ex sindaco di Castellammare Luigi Bobbio e altri dieci tra m...
this is a test
Primarie Pd, accuse da Massa Lubrense: “Ora basta coi capi corrente”
CRONACA
Primarie Pd, accuse da Massa Lubrense: “Ora basta coi capi corrente”
vilam 
4 febbraio 2023
Poco più di venti giorni alla data in cui il Partito Democratico proverà a rifondare se stesso. Le primarie, che si presentano anche come un’assemblea...
this is a test
Castellammare. Fincantieri, il deputato Scotto a Salvini: «Investi su Stabia»
CRONACA
Castellammare. Fincantieri, il deputato Scotto a Salvini: «Investi su Stabia»
Tiziano Valle 
4 febbraio 2023
Il caso dello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia finisce sulle scrivanie dei ministri Raffaele Fitto e Matteo Salvini. E’ il deputato...